Berlusconi pro-DC per andare contro all'UDC

di A.S.

Secondo "AgenParl" Silvio Berlusconi non ha
digerito la posizione di Marco Follini e il suo rifiuto di
entrare a far parte del governo. Non ha gradito nemmeno il
diniego dell’UDC di aderire alla formazione di liste uniche
della Casa delle Libertà per le Europee.

Berlusconi ha sempre
considerato l’UDC un partito satellite, buono per attrarre quel
gruzzolo di “voti” cattolici ed ex democristiani che non
sarebbero andati direttamente a Forza Italia e sono, tuttavia,
necessari alla vittoria del centro destra. Il risentimento del
Cavaliere deriva, quindi, dalla legittima pretesa dell’UDC di
avere una propria visibilità e soprattutto di svolgere un ruolo,
cosa questa che il leader di Forza Italia non riesce ad
accettare, ritenendo che questa politica dei centristi possa
insidiare la sua leadership personale e lo stesso ruolo di Forza
Italia. Approssimandosi ora la scadenza elettorale di giugno, il
Cavaliere teme sempre di più che il rafforzamento dell’UDC possa
avvenire anche ai danni di Forza Italia. Da qui una serie di
pressioni sulle frange marginali dell’UDC, affinché insidino la
segreteria di Follini. Ma finora Follini ha potuto contare
sull’unanimità del suo partito, sia per la linea scelta in
relazione alla verifica di governo e sia per la decisione di
andare alle elezioni con le proprie insegne. I cosiddetti
"berluscones" vengono spinti a diventare portatori di distinguo e,
quindi, a scaricare sulla segreteria l’eventuale, prevedibile,
insuccesso della Casa delle Libertà nel confronto elettorale di
primavera.

Risulta all’AgenParl che il Cavaliere stia prendendo in
considerazione una carta di riserva nella sommessa guerriglia
con Follini: pompare la Democrazia Cristiana di Giuseppe Pizza
che si è recentemente riaffacciata nell’agone politico. Il
Cavaliere, infatti, spera che la DC sia in grado di essere
concorrenziale elettoralmente anche nei confronti dell’UDC, non
solo a livello nazionale ma anche a livello amministrativo,
poiché questo partito in varie realtà locali sta dimostrando una
presa elettorale di una certa consistenza.

Il Cavaliere vorrebbe stabilire alleanze con la DC ovunque
possibile e, pertanto, ha chiesto che questo partito partecipi,
dove è presente, alle coalizioni di centro destra. Follini pone
la pregiudiziale in base alla quale con la DC non si tratta. Il
centro destra deve scegliere: o la DC o l’UDC.
A.S.

GdS - 10 III 04 - www.gazzettadisondrio.it

A.S.
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