Abbiamo scritto al giornale Lettera aperta al centrosinistra

di Francesco Lena

Lettera aperta al centrosinistra, all'Unione, all'ulivo,
ai movimenti, alle associazioni di volontariato, alla
società civile.


Facciamo che le parole siano sempre accompagnate da
fatti concreti.

Vorrei fare alcune considerazioni. La prima è dobbiamo
ricordarci che la politica è servizio. Dobbiamo
riscoprire che è la più alta forma di responsabilità, di
partecipazione, a cui siamo chiamati. Chiaramente la
politica intesa come ricerca del bene comune. Questo non
vuol dire semplicemente governare come tanti credono. E
significa anche che tutti siamo chiamati a farlo, non
solo chi di fatto governa o amministra. Per favorire la
partecipazione dei giovani, occorre trovare la forza, la
passione e soprattutto la libertà per mandare avanti la
ricerca del bene comune.

La seconda è che le parole non perdano il loro
significato vero, o riusciamo a saldare le parole alla
vita ( la vita alle parole ) oppure restano parole vuote
e dannose. Abbiamo bisogno di parole vere: se parliamo
di pace, abbiamo bisogno di pace positiva e basta; se
parliamo di solidarietà deve essere chiaro che non
parliamo di elemosina; e lo stesso vale per i diritti,
la trasparenza, la legalità, la giustizia sociale. Siamo
sommersi dalle parole, convegni, assemblee, seminari,
discussioni, che si fermano purtroppo quasi sempre alle
parole. Quello che abbiamo bisogno invece, sono buone
pratiche e soprattutto esempi concreti. Noi dell'Unione,
del centrosinistra, dell'ulivo, dobbiamo distinguerci
dal centrodestra anche nel linguaggio, nello stile
dell'uso delle parole, nella correttezza, nel rispetto.
Ad ogni dire deve corrispondere il fare, perché la
coerenza e il fare è la base della giustizia. C'è un
mare di parole che ci circondano, ma quello che c'è
veramente bisogno è che ad esse si accompagnino la
continuità e la coerenza del fare. La società civile si
deve interrogare su questi temi senza fare sconto a
nessuno. La terza considerazione è che tutti noi
dobbiamo impegnarci per mettere il maggior numero di
persone, in condizione di vedere e non solo di guadare,
di ascoltare e non solo di sentire, di capire e non solo
di sapere. (E le promesse di chi ci governa prenderle
sempre con molta

cautela) in troppi vedono senza guardare, sentono senza
ascoltare, sanno senza capire, in questo c'è una
fortissima responsabilità del mondo dell'

informazione. I media dovrebbero agire in senso
responsabile e noi dobbiamo dirlo con forza, perché è un
punto nevralgico nella ricerca del bene comune.

Infine vorrei dire una cosa al centrosinistra, all'
Unione, all'ulivo, assieme alle associazioni di
volontariato ai movimenti, alla società civile, dobbiamo
riuscire ad essere esempio di onestà, di trasparenza, di
legalità, di rispetto, di sicurezza, di democrazia, di
portatori di valori veri, di diritti e di solidarietà
vera, ma soprattutto essere portatori di un progetto
politico di alta civiltà, e di giustizia sociale, in cui
ci deve essere il massimo impegno per dare delle
risposte, delle soluzioni ai tantissimi problemi, ai
tanti bisogni dei cittadini più deboli. Dagli ammalati,
agli anziani, ai bambini, ai disabili, agli
handicappati. Dobbiamo essere costruttori di uno stato
sociale sempre migliore, costruttori di un futuro
migliore, costruttori di una società più giusta.
Francesco Lena


GdS - 10 III 05 - www.gazzettadisondrio.it

Francesco Lena
Approfondimenti