Infermiere/i fine e inizio turno ma a 1/2notte. Succede in AOVV

Riceviamo e pubblichiamo non senza rilevare che l'inizio e la fine turno a mezzanotte, qualsiasi sia la motivazione è semplicemenre una crudeltà nei confronti di infermiere e infermieri:. Potrebbe sserci un'aggiunta e cioè che lo stesso orario lo segua anche chi ha varato questa singolare (eufemismo) proposta (ndr). Il comunicato:

Vi è un notevole disagio tra il personale infermieristico dell'Azienda Ospedaliera di Valtellina e Valchiavenna per la proposta della nuova articolazione di turni degli infermieri.

Come prima cosa gli infermieri non capiscono per quale motivo si debbano cambiare gli orari di lavoro che sono stati collaudati in questi anni senza alcun criticità se non quelle provocate dalle gravi carenze d' organico  con le mancate assunzioni  di nuovi infermieri come avviene nelle altre aziende ospedaliere e non e' responsabilità della Regione ma delle scelte di risparmio ingiustificate  della dirigenza dell'AOVV.

Ma veniamo ai fatti !

La prima proposta prevede l'inizio del turno di lavoro alle 24.00 cioè mezzanotte .
Non è una barzelletta ma una triste realtà che tratta gli infermieri , che non dimentichiamo hanno un'età sempre più avanzata degli automi se non dei robot.

Infatti non si sa  che cosa possono fare all'inizio turno ad un'ora così avanzata della notte quando gli ammalati in genere dormono. E poi pensiamo a quei poveri infermieri che mezzo assonnati debbono prendere la macchina e arrivare a casa dai loro famigliari all'una o due di notte !

La seconda proposta prevede turni di lavoro di oltre undici ore notturne per tre notti  consecutive con gravi  ripercussioni sullo stato psicofisico degli infermieri.

E' appena il caso di ricordare che il contratto nazionale di lavoro prevede di norma turni di lavoro di otto ore e sol in casi eccezionali di durata  maggiore concordati con il personale interessato e con la contrattazione decentrata.

E riteniamo insostenibile la tesi aziendale dell'impossibilità di sostituire gli infermieri in congedo per malattia.

Per una giustificazione  dettata dal risparmio ostinato sul personale di assistenza con ripercussioni negative sui pazienti si mette a rischio l'integrità psico-fisica degli infermieri.

F.to Luigi Mescia – Segretario UIL FPL
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