“Il Progetto Valtellina Valposchiavo Expo” presenta Slow Train Tour
Primo tra le azioni promosse in ambito nazionale, finalizzato ad unire attori pubblici e privati, da una parte all’altra del confine, preso a modello nell’arco alpino per la collaborazione transfrontaliera attivata, il Progetto Valtellina Valposchiavo Expo, voluto da Provincia di Sondrio, Camera di Commercio e Regione Valposchiavo, coordinato e gestito dalla Società di Sviluppo Locale, concretizza anni intensi di incontri e confronti in ambito locale, scambi con la società Expo e Padiglione Italia, collaborazioni con la Convenzione delle Alpi e presenta ufficialmente lo Slow Train Tour. Il viaggio inaugurale avrà inizio il 29 settembre con un’esperienza enogastronomica di alto livello su un treno d’epoca che collegherà Milano a Tirano, quindi la sede di Expo con la Valtellina e la Valposchiavo, ospiterà un selezionato gruppo di giornalisti e tour operator, italiani ed esteri, che, per primi, potranno conoscere e apprezzare la proposta per poi divulgarla.
L’idea iniziale dello Slow Train Tour, che ha fatto convergere tutti, enti pubblici e operatori privati, in provincia di Sondrio e nella vicina Valposchiavo, lanciata due anni orsono, ha preso piano piano forma e sostanza, è cresciuta giorno dopo giorno, modellata sulle aspettative del territorio da una parte e sul budget a disposizione dall’altro, per diventare un progetto sostenibile, il manifesto di due territori montani intenzionati a giocare la partita di Expo 2015. L’eleganza di un treno d’epoca con carrozze di prima classe, la qualità della proposta enogastronomica, la varietà del programma di visite in Valtellina, Valchiavenna e Valposchiavo rappresentano la sintesi delle ambizioni di due territori che vogliono mostrarsi ai visitatori di Expo di tutto il mondo interessati alle peculiarità della montagna. Lo Slow Train Tour, nella sua essenza, esalta l’orgoglio di aree montane che rivelano il loro fascino, che propongono le loro eccellenze enogastronomiche, naturalistiche e culturali, che invitano a una visita meditata, dal ritmo lento. Un viaggio non per tutti, una proposta di alta qualità tra le innumerevoli che l’Italia sta definendo in vista dell’evento che si aprirà a Milano il 1° maggio 2015, ma che sopravviverà a Expo per essere offerta quale pacchetto turistico
Lo Slow Train Tour partirà dalla stazione Centrale di Milano per arrivare a Tirano circa tre ore dopo. Attraverserà la valle offrendo all’esterno i variopinti paesaggi valtellinesi dalle tinte autunnali e all’interno una proposta enogastronomica unica nel suo genere con gli chef stelle Michelin che cucineranno per i viaggiatori un pranzo da sei portate innaffiato da altrettanti vini valtellinesi, reinterpretando l’antica tradizione.
Da Tirano lo Slow Train Tour proseguirà con visite ai luoghi più peculiari della Valtellina, tra palazzi nobiliari storici, castelli, cantine vinicole e musei, mentre la mattina successiva la meta sarà la Valposchiavo, da raggiungere a bordo del Trenino Rosso del Bernina, con tappa a Poschiavo e proseguimento fino a Sant Moritz da dove, con il postale, si raggiungerà Chiavenna per scoprire i suoi tesori artistici e architettonici. Dopo aver vissuto l’esperienza di degustare i pregiati vini rossi valtellinesi in un caratteristico crotto, giornalisti e tour operator faranno ritorno a Milano.
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Siamo particolarmente lieti di quanto sopra. Sono almeno 20 anni che cerchiamo di attirare l'attenzione su quello che abbiamo chiamato “il circuito del Bernina”, cosa da tour operator, un unicum mondiale. Assocerebbe infatti treno storico a vapore tra Tirano e Chiavenna o viceversa, trenino rosso e postale giallo da S. Moritz a Chiavenna con la pausa a Colico, dove due targhe, una in ungherese, ricordano, appunto, un primato mondiale con le prime linee elettrificate in corrente alternata trifase, quelle ufficialmente chiamate 'della Valtellina', e il suo progettista ing. Kalman Kando.
La manna per i milioni di appassionati ferroviari di tutta Europa.
Gli organizzatori prevedano anche un dépliant al riguardo (a.f.)
Per la prima pagina: www.gazzettadisondrio.it (oppure cliccare sulla testata)