Scuola, spettacolo da brividi
Ormai siamo abituati a tutto ma lo spettacolo al quale stiamo assistendo, tema la scuola, è da brividi. L'ultima pagina l'hanno scritta qualche giorno fa i Sindacati (LENA GISSI Cisl Scuola e Francesco Sinopoli CGIL Scuola). La prima addirittura ha accusato la Ministra Azzolina di “voler fare il Comandante modello Schiettino. Il secondo ha dato la colpa del “disastro” a lei e al Governo. E fin qui registriamo soc et simpliciter una divergenza incredibile per la violenza dei toni.
Non ci metteremo a valutare la Ministria, che probabilmente sconta la fatto che sarà sì donna di scuola ma in cattedra (o in aule giudiziarie visto che ha una seconda laurea in Giurisprudenza) e non nel Tempio della Scuola italiana in Trastevere. Probabilmente dunque fare il Ministro, o la Ministra, non è il suo mestiere.
Quello che stupisce è il silenzio del Presidente del Consiglio che pure è lui ad aver proposto al Presidente della Repubblica la nomina della Azzolina. Ebbene fra studenti, docenti, personale vario si arriva ad oltre 8 milioni, quasi l'intera popolazione svizzera, e con meno di 8 milioni ci sono ben 27 Paesi europei. A questi 8 milioni, alla vigilia dell'apertura delle Scuole il Governo dovrebbe pur dire qualcosa (magari comunicare il ricorso al detto latino “promoveatur ut amoveatur”).
E' forse infatti la prima volta che si verifica una situazione simile. Fosse successo a suo tempo a qualsivoglia Governo di qualsivoglia colore politico non sarebbero passati molti giorni per avere le conseguenti scontate conseguenze.
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C'è però un aspetto positivo che viene - non solo ma anche - dalla Ministra Azzolina e relativi comportamenti . E' cioè una rivalutazione alla grande dei Governi e delle Forze politiche della Prima Repubblica (ovviamente a parte gli aspetti canaglieschi che comunque hanno riguardato non molti dato che la stragrande maggioranza, senza distinzione politica, aveva praticato la politica equamente con impegno e onestà). C'è da imparare.
GdS