Il 31 ottobre Giornata Nazionale del Trekking Urbano, un invito
Sono in crescita costante gli amanti di trekking e cammini che, zaino in spalla e panino alla mano, amano scoprire angoli d’Italia tra natura, bellezze architettoniche e culturali, tipicità gastronomiche locali. Solo nel 2020 c’è stato un aumento del 15-20% per tutte le fasce d’età (Fonte: sondaggio Terre di Mezzo). è aumentato anche il numero di persone che utilizzano il trasporto dello zaino (nell’11% dei casi) o l’accompagnamento di una guida (il 7% dei camminatori), fisica o cartacea.
La Valtellina, proprio per le sue caratteristiche naturali, paesaggistiche e culturali, si posiziona tra le mete ideali: dal Cammino Mariano delle Alpi (sconosciuto ai più e inaugurato di recente) alla ben più nota Via dei Terrazzamenti, passando per il Sentiero Valtellina, il ciclo pedonale che si sviluppa lungo il sentiero dell’Adda, è caratterizzata da borghi, fortezze, castelli, abbazie, santuari e monasteri, oltre che boschi, laghi e aree coltivate. Senza dimenticare l’offerta di eccellenze tipiche gastronomiche, come formaggi, vini, mele, pizzoccheri e la Bresaola della Valtellina IGP.
In occasione della Giornata Nazionale del Trekking Urbano (31 ottobre), ricorrenza nata per riscoprire l’anima green delle città italiane per un turismo sostenibile, in Valtellina si andrà alla scoperta di sentieri e storie di montagna.
Dal Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina arriva l’invito ad effettuare un percorso con zaino in spalla e panino, in compagnia della Guida Pocket “Destinazione Bresaola”: 10 percorsi di trekking (ideati dalla guida turistica Luca Bonetti) tra la Valtellina e la Valchiavenna in abbinamento a 10 sfiziosi panini, immortalati dal foodblogger Alex Li Calzi. L’invito è anche quello di condividere nella giornata di domenica 31 ottobre una foto su Facebook e Instagram utilizzando gli hashtag #destinazionebresaola e #giornatanazionaledeltrekkingurbano. Gli scatti più belli saranno ricondivisi sui canali social ufficiali del Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina.
Ivana Calò