A Milano le palme. A Sondrio tornare alla Piazza Garibaldi d'una volta

Il recupero sondriese altro che le palme di Piazza del Duomo!

Nel Festival della bizzarria si inserisce la trovata certamente eustorgica, - e quindi è detto tutto -, di quelle palme e di quei banani alloggiati in Piazza del Duomo di Milano per un triennio. Per la verità il confronto tra lo splendore architettonico del Duomo e lo squallore di tali piante in quanto eradicate dal loro habitat naturale è tale da rendere persino ridicolo l'exploit di questo “architetto del paesaggio” molto pieno di sé quando, come riportato da Repubblica, va a dir la sua:  “Queste piante le potrei considerare come lombarde, perché vivono felici da più di cent’anni nei giardini segreti milanesi. E io ho voluto portare in città l’eleganza milanese di questi luoghi, eleganza che già Stendhal aveva ammirato e ricordato. Non ho fatto che compiere un gesto contemporaneo nel disporre le piante in questo modo. E poi è un allestimento che dura tre anni, non un giardino”.
Voglio, comando e posso, la modestia distante anni luce, forse i 29 dei 7 nuovi pianeti Per la verità chi si frega le mani per la soddisfazione è il responsabile P.R. della potentissima Starbucks made in USA, caffè più caffè, e ancora caffè. Il clamore sollevato da questa bizzarria non fa per niente male alla prossima apertura di una sede della potentissima società a due passi da Piazza del Duomo.
Abbiamo dunque a che fare con uno specialista del paesaggio. Quindi siamo veramente degli zoticoni se non comprendiamo il messaggio, se non apprezziamo il pathos, se non condividiamo l'impegno intellettuale, se non siamo capaci di leggere il messaggio subliminale che palme, banani e quant'altro, ortica e mirtilli esclusi, ci mandano.
Tant'è, bisogna allinearsi con questo anelito di futuro che tende ad essere un capolavoro di bizzarria ma, ad un tempo, espressione di un potere architettonicamente discendente da quel tal  Nietzsche che al solo nominarlo ci fa correre un brivido.

Ma Sondrio?
Una volta allineati bisogna tradurre in concreto la conversione alla bizzarria eretta a sistema. Che fare a Sondrio? Semplice: TORNARE INDIETRO a come era una volta Piazza Garibaldi.
Orrore, il lettore è destinato a fare un salto sulla sedia alla prospettiva di tornare a riempire di CO2, di polveri sottili, di calorie (6000 ogni litro di benzina o di gasolio bruciati) come la foto pubblicata fa supporre.
NON E' COSI'.
Bay ci ha vegetariamente illuminato e dunque le macchine che si vedono ci sono solo perchè non abbiamo trovato una foto di allora con la piazza sgombra.

A MILANO PALME E BANANI - A SONDRIO FIORI A CORREDO DEL GARIBALDI.
Vogliamo cioè, come un mare di sondriesi, rivedere in una piazza oggi solo di pietra, come le frecce nella foto indicano, le quattro aiuole fiorite che circondavano il monumento e misteriosamente scomparse in fase di realizzazione della piazza.
Non però per tre anni, ma in modo definitivo.
Prosit.
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Angolo delle idee