Zanzare, tante, persino a Sondrio. Ma il rimedio ci sarebbe...
Zanzare a Sondrio? Ma siete impazziti! Questa sarebbe stata la risposta a chi avesse citato il fastidioso insetto fino a non molti anni fa. Si pensava di essere immuni anche per il fatto che di acque stagnanti escluso il fosso colatore non ce n'erano, a Sondrio ma anche in zona. In realtà – ci diceva un qualificato entomologo – basta poco, persino i vasi da fiori sui balconi
Poi si vede che si sono passate la voce che c'era una terra promessa del tutto disabitata e le prime migranti hanno fatto da apripista cominciando ad arrivare, prima nelle periferie cittadine, giardini ed orti, poi allargando la loro sfera di influenza e in orizzontale e in verticale.
Lamentele e strali, ingiusti, contro il Comune. Ingiusti perchè fa quello che può fare usando i sistemi tradizionali comprese le pastiglie nei tombini.
Palliativi.
Allora niente da fare? No, qualcosa potrebbe essere fatto, arruolando un piccolo esercito di nostri alleati in questa impresa bellica. Ci riferiamo ai pipistrelli che fino a qualche anno fa c'erano e che oggi potrebbero esserci di aiuto facendo fior di scorpacciate notturne. Gli studi hanno portato a verificare l'aumento di peso dopo la scorribanda notturna pari a qualche grammo il che significa almeno un migliaio di funerali per anche 1000 insetti, in gran parte zanzare.
Non è una novità perchè esistono testimonianze scritte fin dal tempo dei romani, ma storia parte lasci la parola alla cronaca, la quale prevede persino la possibilità di acquisto di questo piccolo mammifero. Le polemiche non sono mancate quando sono state installate, a Milano ad esempio, 1400 nei parchi, le cosiddette "BatBox" strutture in legno, dotate di un piccolo scivolo, dove possano trovare ristoro i pipistrelli, “che si cibano di insetti e zanzare”.
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ATS
Non entriamo nel merito e quindi nelle valutazioni dei pro e dei contro. Portiamo a conoscenza dei lettori che non ne avessero la questione pipistrelli. La portiamo a conoscenza della Direzione della ATS affinchè auspicabilmente coinvolga il servizio veterinario per valutare se questa strada è percorribile. Fuor di dubbio che se qualche risultato ci fosse non mancherebbe una virtuale targa di benemerenzaalla signora Direttore Generale.
GdS