Attrattività Locale: Sondrio per Assirm è all'ultimo posto in Lombardia

Milano, 19 dicembre 2013 – La provincia di Milano è la più attrattiva della Lombardia: è quanto emerge dallo IAL, l’Indicatore di Attrattività Locale realizzato da Assirm, l’associazione degli Istituti di ricerche di mercato, sondaggi di opinione e ricerca sociale, che ha preso in analisi le province di Brescia, Lecco, Lodi, Mantova, Milano e Sondrio per ottenerne una sintesi delle potenzialità attrattive.

Sulla base di dati disponibili da fonti pubbliche (ad esempio quelli provenienti dal Ministero dell’Economia e della Finanza o dall’Istat), l’indice IAL, attraverso l’utilizzo di un “cruscotto socio-economico” formato da 9 indicatori elementari, più un decimo riassuntivo (reddito mediano, divario ricchi/poveri, % obbligo scolastico non conseguito, % possesso diploma, età media popolazione, n. indice variazione popolazione 2006-2010, n. indice variazione famiglie 2006-2010, indice migratorio, attrazione ed eterogeneità), è in grado di fotografare le caratteristiche economiche, demografiche e sociali di un territorio e valutarne, così, la competitività.

Confrontando le sei province in base alla collocazione geografica del territorio lombardo - fascia montana o pedemontana (Sondrio e Lecco), fascia centrale (Milano e Brescia) e fascia basso-padana (Lodi e Mantova) - la ricerca di Assirm ha evidenziato come la provincia di Milano si collochi al primo posto con un livello medio-alto * di IAL pari a 110,06, seguito al secondo posto da Lodi con uno IAL di 108,98. Terza sul podio la provincia di Mantova con uno IAL pari a 103,80. Lecco si colloca invece al quarto posto con un valore di IAL medio pari a 102,81. Chiudono la classifica Brescia con uno IAL pari a 102,63 e Sondrio con un valore di attrattività pari a 99,31.

Analizzando nello specifico i comuni delle province presi in esame emerge che per la provincia di Milano, Carpiano risulta il comune più attrattivo (IAL 128,72) e Nosate il meno attrattivo (IAL 100, 02). Per la provincia di Brescia invece il comune con lo IAL più basso risulta essere Magasa (IAL 80,80) mentre il più alto è Berlingo (122,41). A Sondrio invece Bema è il comune con lo IAL più basso (79,78) e Menarola quello con lo IAL più alto (111,07).  - Ci permettiamo in proposito di osservare che si tratta di Comuni scarsamente abitati: 33 abitanti Pedesina, record in Italia, e 47 Menarola sestultimo con 47 -. Nel dettaglio:

Andando ad analizzare l’attrattività dei comuni per provincia in termini percentuali, il 3% dei comuni della provincia di Lodi si attesta come molto attrattivo mentre il 24% risulta avere un indice IAL medio-basso. Il 61% dei comuni del mantovano - continua la ricerca - ha un attrattività medio bassa mentre l’11%  ha un indice IAL medio-alto. Il 4% dei comuni lecchesi, invece, è medio-alta attrattivo, mentre il 13% degli stessi si attesta ad un livello basso.

“L’analisi mediante lo IAL della capacità attrattiva delle province lombarde aggregate per fasce geo-morfologiche – ha dichiarato Alessandro Amadori, Direttore del Centro Studi Assirm - conferma da un lato la buona performance di tutte le province lombarde, dall’altro l’esistenza di un significativo differenziale fra la Lombardia ‘montana’ e quella di ‘pianura’”. “La pianura batte la montagna – ha concluso Amadori - ma il dato interessante è che tutte le province di pianura tendono a performare in modo simile, dando ragione alla tesi del sociologo Bonomi, che parla di ‘città infinita’”. La Lombardia di pianura è ormai un’unica rete integrata di città con una capacità attrattiva simile sui diversi “nodi” di questa macro-rete urbana.

“Con lo IAL - ha concluso Umberto Ripamonti, Presidente Assirm - l’obiettivo dell’Associazione è di mappare il territorio italiano in ottica Expo 2015. Analizzando il livello di benessere, attrattività e potenzialità di sviluppo delle città italiane possiamo monitorarne la competitività, in un momento in cui la competitività è la vera sfida con cui si deve confrontare il Paese

*
• IAL > 120 = alta attrattività
• 110< IAL < 120= medio-alta attrattività
• 105< IAL< 110= media attrattività
• 95 < IAL < 105= medio-bassa attrattività
• IAL < 95= bassa attrattività

Nota di metodo
Gli indicatori e le relative fonti, utilizzati per la messa a punto dello strumento, sono i seguenti (e vanno calcolati su ogni singolo comune oggetto dell’analisi di competitività territoriale).
• Per il reddito: il reddito mediano, il decimo percentile, il novantesimo percentile, il rapporto fra novantesimo e decimo percentile. Fonte: www.finanze.gov.it.
• Per il capitale umano: indice di non conseguimento della scuola dell’obbligo (15-52 anni); indice di possesso del diploma di scuola media superiore (19 anni e più); divario di genere nell’indice di non conseguimento della scuola dell’obbligo (15-52 anni); divario di genere nell’indice di possesso del diploma di scuola media superiore (19 anni e più). Fonte: www.dawinci.istat.it.
• Per la popolazione e le famiglie: numero indice del totale popolazione residente al 1 Gennaio 2011 (base 1.1.2006 = 100); numero indice del totale famiglie residenti al 1 Gennaio 2011 (base 1.1.2006 = 100); età media della popolazione residente al 1.1.2011; indice migratorio della popolazione residente nell’anno 2010. Fonte: www.demo.istat.it.
• I dati relativi al bilancio demografico e alla popolazione residente consentono di definire un indice migratorio (attrazione). Si può infine calcolare l’indice di eterogeneità di Gini relativo alla composizione per provenienza etnico-culturale della popolazione presente in un certo territorio (comune).
• Come si vede, bastano pochi indicatori per dare la rappresentazione sintetica maneggevole ed efficace dell’attrattività di un territorio.
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