Tasse univesitarie non dovute

Riceviamo:
UDU_ MILANO STATALE: TASSE UNIVERSITARIE FUORILEGGE /CHIESTI 34 MILIONI IN PIU’ AGLI STUDENTI / UDU PRESENTA RICORSO AL TAR

La situazione che emerge dall’analisi della contribuzione studentesca dell’Università degli Studi di Milano è allarmante: agli studenti vengono richiesti oltre 34,1 milioni in più rispetto al tetto imposto dalla legge, per questo l’UDU - Unione degli Universitari ha appena depositato un ricorso contro le “tasse fuorilegge” dell’ateneo milanese.

Carlo Dovico, coordinatore dell’UDU Milano, dichiara: “Secondo le cifre inserite nel bilancio di previsione del 2018, la Statale prevede di incassare dagli studenti 87,5 milioni di euro. Lo stesso bilancio riporta che, per il 2018, l’ateneo prevede di ricevere 267 milioni di euro dallo Stato come Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO). La legge però stabilisce che il rapporto tra il gettito complessivo della contribuzione studentesca e il FFO non possa superare il 20%, mentre nell’ateneo milanese la percentuale è addirittura del 32,8%: questo significa che agli studenti sono stati chiesti 34,1 milioni di euro in più di quanto prescritto dalla Legge!”

Prosegue Dovico ”La situazione risulta ancora più paradossale se si considera che l’anno scorso è stato riformato il sistema di contribuzione studentesca, al quale l’amministrazione dell’ateneo aveva dato grande risalto per via dell’introduzione della no tax area fino alla soglia ISEE di 23 mila euro. Allo stesso tempo però erano stati inseriti ulteriori requisiti di “merito” necessari all’ottenimento dell’esenzione, come il fatto di dover conseguire la quasi totalità degli esami dell’anno di riferimento. Nei fatti la no-tax area prescritta per legge è a riferita a chi ha un ISEE inferiore a 14mila euro ISEE. Si tratta, a nostro avviso, di una logica totalmente sbagliata: un provvedimento che dovrebbe andare a sostegno degli studenti in difficoltà economica deve essere inclusivo e non penalizzare chi, per i più svariati motivi, possa avere difficoltà, soprattutto all’inizio della carriera accademica. Il bando tasse della statale inoltre, attua una serie di distinzioni a nostro avviso discriminatorie tra studenti in corso e fuori corso, andando esplicitamente a penalizzare questi ultimi”.

Conclude il coordinatore dell’Unione degli Universitari MIlano: “Non è accettabile che il sottofinanziamento dell’università pubblica sia scaricato sulle spalle degli studenti, e che gli atenei decidano persino di ignorare quei limitati ed irrisori argini posti dalla legge a tutela degli studenti. E’ offensivo verso gli studenti dichiarare, attraverso il bilancio di previsione, che l’ateneo non ha intenzione di rispettare la legge. Ora è necessario restituire questi soldi agli studenti, per questo abbiamo già depositato il ricorso al TAR Lombardia. Crediamo inoltre che sia necessario aprire da subito un tavolo con tutte le rappresentanze studentesche per discutere di come riformare il regolamento tasse dell’Università: è impensabile che anche il prossimo anno l’Università possa violare la legge e che continui a essere una delle università pubbliche con la tassa media tra le più alte in Italia, come già avevamo denunciato nel dossier “Dieci anni sulle nostre spalle”.”

-------------------------

Nostra nota

Approfittiamo dell'occasione per insistere su una questione che riguarda non solo la nostra provincia: la discriminazione degli studenti che risiedono in località lontane dalle Università (lontane son solo in km ma anche in tempo) e quindi obbligate a risiedere fuori casa con aggravio per le famiglie che le altre non hanno. Possibile che nessuno si occuoi di questo problema? (GdS)

 

Angolo delle idee