Il Sondrio ci ha ascoltato. Battuta la Varesina! (s'era detto 'ora basta!')

Il merito è ovviamente di giocatori e allenatore ma sta il fatto che il nostro giornale era sceso in campo in termini ultimativi: ORA BASTA, e basta è stato. Il quasi peggior attacco del Girone, con soli 10 reti segnate, si è svegliato e ne ha fatto tre alla Varesina. Ha subito un gol e ha saputo rimontare. Poi raggiunto su rigore ha fatto fibrillare i tifosi: ennesimo pareggio? No, stavolta rigore pro e a una decina di minuti dalla fine il terzo gol. Fiato sospeso ma poi trillo finale. Ora, ragazzi, continuare, continuare, continuare...

L'articolo pubblicato in precedenza dal titolo significativo:
Verde speranza da trasformare in certezza. Arriva la Varesina che con 18 punti, 13 più di noi, è al 9° posto in classifica. Poi ancora in casa con Bustese Roncalli e fuori con la Grumellese. Trio della riscossa partendo dai dati sconfortanti: 5 pareggi e 8 sconfitte, quasi peggiore attacco con 10 reti (dietro solo il Fiorenzuola con 8), quasi peggior difesa con 25 gol subiti (dietro solo Inveruno con 26). E un anno fa, alle 13ma giornata, eravamo nei quartieri alti! Con l'etichetta del peggio del girone come si può pensare alla riscossa?

Si può.

Tennis docet. Ricordiamo la Vinci alle prese con quella sorta di mostro sacro della racchetta che è la Williams? Decine di milioni di americani incollati al televisore per vedere la Williams conquistare il grande slam vincendo il torneo newyorkese. Era da considerarsi cosa fatta la finale essendo con quella ragazzina italiana miracolata dall'essere riuscita ad arrivare in finale di uno dei due o tre più prestigiosi tornei mondiali. Separavano le due atlete migliaia e migliaia di punti. Il mito del tennis in ginocchio, la ragazzina sugli scudi. Intervistata, a chi le chiedeva se fosse entrata in campo emozionata tranquillamente rispose che aveva pensato ad una sola cosa: correre e correre dietro ogni pallina. L'icona della vittoria sta nella pallina finale, quella del match point: la Williams che cerca di imitare la rivale correndo per prendere la pallina ma non riesce ad arrivare neanche a metà. Non era abituata a correre lei dal servizio potentissimo, dai bicipiti terribili in grado di far volare la pallina a velocità supersonica.

Ecco la ricetta per il Sondrio, fermi ovviamenrte restando schemi e indicazioni del mister. Ogni giocatore pensi alla Vinci e si butti nella contesa con quello spirito che avevamo quando si percorsero i primi passi giocando all'oratorio. Correndo, correndo e ancora correndo (qui, ripetiamo, senza contravvenire alle indicazioni di Bertolini.

Quel pallone verde che correda questa nota ha il colore della spernza. Azzurri, trasformatela in certezza!

GdS

Angolo delle idee