Messaggio del Prefetto alla mostra “Artisti e poeti per Camillo De Piaz – Una storia per immagini”

Il Prefetto, in occasione dell’inaugurazione della mostra “Artisti e poeti per Camillo De Piaz – Una storia per immagini”, che avrà luogo a Milano martedì 19 marzo 2019 alle ore 18,30 nella Galleria Gruppo Creval (Refettorio delle Stelline, corso Magenta 59), formula il seguente pensiero:
Gentili Signore e Signori, Autorità tutte, Associazione Padre Camillo De Piaz – Comitato onoranze - Fondazione Credito Valtellinese, comunico che, con rammarico, non potrò essere presente ad un evento di notevole spessore artistico-religioso.
Oso, quindi, formulare un breve pensiero.
La Mostra in onore di Padre Camillo De Piaz offre la conoscenza di una figura incommensurabile sotto il profilo umano e religioso.
Scorgendo le immagini e gli scritti il cuore dello spettatore trae giovamento e beneficio perché in essi vi è un palpitare di valori e di insegnamenti positivi: l’amicizia, l’ascolto e l’empatia.
Questi tre elementi coesi hanno portato Padre Camillo a valicare gli orizzonti della Valtellina, proiettandoLo in un universo vasto e senza confini.
La necessità di condividere l’arte dei vari artisti era intrinseca nell’animo del Piaz perché egli era un Uomo buono e lungimirante.
La sua bontà, la sua bravura e il suo desiderio di conoscere il mondo devono far riflettere e ci conducono ad apprezzare le diversità artistiche-culturali, che sono ricchezze utili per una società migliore.
La rete umana realizzata dal  Piaz lo connota quale Uomo precursore dei tempi moderni.
Un ulteriore aspetto della sua modernità lo si riscontra nella concezione del superamento dei confini, ponendolo in una veste di fratellanza e solidarietà.
Come affermò il diplomatico Von Wyneck, governatore della Valtellina ai tempi dei Grigioni, “la Valtellina non solo appare bella e ridente, ma anche nobile e fertile come nessun’altra regione”. Padre Camillo de Piaz, con la sua nobiltà, infatti, ha reso ancora più fertile questa meravigliosa terra.

                 F.TO Giuseppe Mario Scalia
Sondrio, 15 marzo 2019

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