Libri avanti e indietro, a Bormio e a Sondrio (e qui un caso)

Nel capoluogo dopo 60 anni tornato al proprietario iniziale un libro di letteratura

La 'libreria' di Bormio
Oggi, venerdì 11 Agosto, ore 17.00, a Bormio presso l’autostazione Perego, è in corso l’inaugurazione della prima libreria, evento a cura di Paola Romerio Bonazzi, Presidente del Rotary club Bormio Contea, che ha donato le teche, e di Carlotta Perego. Contemporaneamente avverrà il posizionamento di un teca similare nell’autostazione Perego di Tirano."Tutta la cittadinanza, - dicono Paola e Carlotta - gli utenti delle linee Perego, i soci ed i simpatizzanti Rotary, nonché tutti coloro che credono in questa iniziativa potranno, ed invitiamo a farlo, portare uno o più libri presso le biglietterie Perego per alimentare le librerie. Librerie che non sono nostre, non sono vostre, ma di tutti".
La 'libreria' di Sondrio
Alcuni giorni fa nella teca situata in Piazza Campello Antonio Del Felice, personaggio ben noto ai nostri – e non solo nostri - lettori per le sue vignette ha trovato un libro nella cui copertina a pennarello c'era una firma. Non una firma qualsiasi ma quella di persona da lui conosciuta. L'ha contattata ed ha assunto notizie che ha passato al giornale e che noi abbiamo sintetizzato come di seguito.
Carmelo Cappuccio l'autore.  Poeti e prosatori italiani il titolo. E volume terzo “L'Ottocento e il Novecento” – parte 1. Destinazione 'Per i Licei e gli Istituti Magistrali'. Editore Sansoni. Pagine 650.
Libro passato per un paio di mani soprattutto in dotazione a chi si preparava per l'esame liceale di maturità. Non era solito entrare nelle aule delle Magistrali che preparavano il loro esame che non di maturità si chiamava bensì di abilitazione.
Si tratta di una testimonianza interessante di quanto fosse impegnativa la scuola allora, 60 anni fa già pensando a quei volumi di letteratura citca 650 x 3 pagine. Ad esempio al Liceo Scientifico erano previsti sei scritti (italiano, le due versioni in latino e dal latino, matematica, lingua straniera, disegno con storia dell'arte). Agli orali erano da aggiungersi fisica, storia, filosofia, a parte religione ed Educazione Fisica. Non è finita perchè quello che veniva chiesto non riguardava solo quanto svolto nell'anno ma c'erano significativi riferimenti a quanto studiato in quarta. Kant, pilastro  della filosofia, per fare un esempio, era stato fatto in quarta. Idem per matematica e fisica. Dulcis in fundo da portare un'analisi critica di un libero scelto ad inizio anno. Allora, scelta intelligente di Preside, docenti, famiglie degli alunni – politicamente pressochè tutte distantissime – il testo fu “Il capitale” di Karl Marx nella versione di Labriola
 

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