UST Sondrio e UNIMONT: poste le basi per un’alleanza educativa,

alleanza che valorizzi i territori montani e la formazione dei ragazzi

Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro fra il Dirigente dell’UST di Sondrio, Fabio Molinari, e la professoressa Anna Giorgi, Presidente del Corso di Laurea in Valorizzazione e Tutela dell’Ambiente e del territorio montano presso la sede dell’Università degli Studi di Milano dislocata nel Comune di Edolo (BS) e delegata del Rettore per le attività di valorizzazione dei territori montani. Al centro del dialogo la possibilità di costruire un percorso di collaborazione fra UNIMONT ed il mondo della scuola della Provincia di Sondrio, nella comune convinzione che sia necessario creare positive alleanze educative per la valorizzazione dei territori montani e per fornire agli studenti percorsi solidi ed attrattivi. UNIMONT, che anche attraverso un’estesa rete nazionale e internazionale, si occupa esclusivamente di valorizzazione e sviluppo delle aree montane, e l’Ufficio Scolastico Territoriale che ha partecipato ad un primo incontro con la Fondazione Milano-Cortina 2026, ritengono strategico unire le forze, anche coinvolgendo altri Atenei lombardi, in vista delle numerose attività previste per le Olimpiadi invernali, affinché il prestigioso appuntamento sia un moltiplicatore di opportunità e un generatore di ricadute di lungo periodo per l’economia di montagna.

I temi su cui si è trovata immediata convergenza fra il Dirigente Molinari e la professoressa Giorgi sono stati i seguenti:

•       L’opportunità di proporre percorsi di qualificazione post diploma e post laurea anche nel territorio valtellinese e valchiavennasco partendo dalle peculiarità socio-economiche del territorio. L’idea di una rete formativa diffusa trova ampio consenso e consentirebbe di ampliare l’offerta formativa di UNIMONT su un territorio confinante privo di un proprio ateneo;

•       La possibilità di qualificare l’offerta formativa delle scuole secondarie di II grado della Provincia di Sondrio attraverso una revisione dell’impianto curricolare (secondo quanto previsto dalla normativa vigente) inserendo una minima quota oraria che affronti i temi delle tipicità territoriali della Provincia. In linea di massima si potrebbe partire con una sperimentazione su 4-5 Istituti da settembre 2021 per poi ampliare il progetto anche agli altri.

•       La necessità di dare un’identità nuova al corso per Tecnico Agrario annesso al Convitto Nazionale “Piazzi”, affinché possa diventare un fiore all’occhiello nell’ambito del panorama formativo lombardo partendo dalla formazione del personale per arrivare alla caratterizzazione di un curricolo strettamente attinente al territorio.

•       La comune convinzione che le Olimpiadi Invernali del 2026 possano rappresentare un volano unico per lo sviluppo turistico del territorio. E’ quindi necessario formare figure preparate a gestire tutto l’indotto che deriverà da questo evento in tempi brevi.

Il positivo confronto avviato proseguirà con ulteriori incontri già nelle prossime settimane.

Angolo delle idee