Contro la crisi del settore Benessere una possibile ricetta

La propone l’Associazione Bellezza&Benessere dell’Unione del Commercio e del Turismo

 

 

AFFITTO CABINA: la frontiera del coworking

 

11 marzo 2021 – Il settore Benessere è una componente importante della nostra economia. Le aziende del comparto operano con professionalità, sicurezza, qualità e dinamismo, e la loro forza lavoro è rappresentata da persone giovani e intraprendenti. In tempo di crisi sanitaria ed economica anche questo comparto ha purtroppo subìto una flessione e, oltre a ciò, ha visto crescere il fenomeno dell'abusivismo. «Il momento – afferma Nadia Muffatti, presidente dell'Associazione Bellezza&Benessere attiva all'interno dell'Unione del Commercio e del Turismo - è delicato e complesso: molte imprese rischiano la chiusura, i giovani faticano a trovare occupazione e ad aprire nuove attività. In questo contesto, la concorrenza sleale degli abusivi e dell’evasione fiscale rischia di dare il colpo di grazia alle imprese regolari».

Per evitare che questo circolo vizioso provochi la chiusura di altre attività, l’Associazione Bellezza&Benessere suggerisce come possibile soluzione l’affitto di beni strumentali e di spazi. Il modello contrattuale nasce dalle esigenze emerse negli ultimi anni dalle aziende del settore Benessere, soprattutto come conseguenza dei mutamenti della situazione sociale ed economica del nostro Paese, che hanno comportato pesanti ripercussioni su queste attività. «Una soluzione che prevede, appunto, l’affitto della cabina a colleghi imprenditori che non hanno una sede o, in alternativa, il coworking. Si tratta di una realtà consolidata in Europa e nel resto del mondo, che consiste nella condivisione di spazi e attrezzature di un istituto di bellezza a pari responsabilità con professionisti di settore muniti di regolare partita Iva, in modo da abbattere i costi fissi. La crisi economica, le difficoltà nell’avviare una propria attività e i cambiamenti repentini che ha subito il settore del Benessere e della Bellezza hanno portato come conseguenza la necessità di trovare soluzioni alternative.

Questa formula è stata una conquista della nostra categoria, grazie al contributo di varie associazioni che negli anni si sono attivate per raggiungere tale obiettivo. Ad oggi, sono molte le aziende del settore che utilizzano questa tipologia di coworking con grande successo ormai dal 2016, da quando Regione Lombardia ha aggiornato il proprio regolamento, dando così l’input a tutti i comuni. Sono state definite le linee-guida per le attività artigianali di Acconciatura ed Estetica per chi è regolarmente iscritto alla Camera di Commercio ed è in possesso di Partita Iva, inserendo tale modalità contrattuale per l’esercizio di attività negli stessi locali da parte di soggetti giuridici diversi».

Il tutto nel più rigoroso rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, tanto che «oggi i centri estetici e tutto il settore della Bellezza e del Benessere - puntualizza la presidente Muffatti - possono essere considerati a tutti gli effetti l’avamposto della prevenzione. Infatti, pur essendo microimprese, la loro presenza è distribuita nei centri urbani e contribuiscono attivamente alla vita sociale, alle relazioni, al monitoraggio preventivo dello stato di salute delle persone. Inoltre, il trattamento estetico può sembrare un vezzo a chi non vi si è mai sottoposto, qualcosa di non indispensabile, ma, al contrario, presenta importanti sfaccettature: valorizza e preserva il capitale di bellezza della persona e, di conseguenza, ne accresce l’autostima; contribuisce al recupero energetico e di ‘BenEssere’ degli individui, migliorando la loro qualità della vita e aiutando a mantenere un buono stato di salute e completo benessere fisico, psichico e sociale. Rende le professioniste del settore un punto di osservazione privilegiato e in prima linea nel rilevare disagi, manifestazioni cutanee preludio di problematiche più profonde, di patologie della pelle o dell’organismo, indirizzando di conseguenza i clienti verso specialisti di riferimento per una diagnosi medica».

L’Associazione Bellezza&Benessere si impegna nel monitorare l’aggiornamento di tale regolamento, considerata l’attuale situazione di difficoltà delle imprese. Questa disciplina contrattuale potrebbe coinvolgere tutto il settore dell’Estetica, Tatuaggio, Piercing, Centri Benessere, Dermopigmentatori, Make up artist, Onicotecniche. «Molti sono i progetti e le iniziative - preannuncia la presidente dell’Associazione Bellezza&Benessere Nadia Muffatti - che proporremo alle professioniste del territorio, con l’obiettivo di fare gruppo e unire le risorse».

Paola Gugiatti

Angolo delle idee