Sondrio, cimitero di aziende

Situazione grave. Occorrerebbe che...

Sondrio era una città di attività produttive.
-   In primis il Cotonificio Fossati che dopo la guerra vedeva, su tre turni, al lavoro circa 2000 persone quanti cioè lavoravano in tutte le altre aziende del comparto manifatturiero nell'intera provincia di Sondrio. Da notare che il proprietario, Felice Fossati, era il Presidente nazionale deo cotonifici. Nel 1976 la crisi, il salvataggio – protagonista Fanfani – con il passaggio all'ENI che poi dismetterà il settore. La nuova società, “Cotoni di Sondrio” fa gola. Sembra cosa fatta l'acquisizione da parte di Benetton che lascerebbe la società con la direzione locale inalterata ma in zona Cesarini prevale Marzotto. Incendio. Ricostruzione, attività in Via Tonale, agonia invece al Piazzo e a Berbenno.
Si diceva che il Fossati per Sondrio e provincia era come la FIAT a Torino. Salendo al Piazzo e vedendo la desolazione eretta a sistema viene il magone.

-   Poi una lunga serie di aziende. La Carini che aveva saputo imporsi a livello nazionale perdendo però dopo spazi. La SAMAS da Via Valeriana a Chiuro vestendo le squadre azzurre dello sci. L'ex Mineraria volata a Postalesio. Romeri ove oggi c'è la Chiesa del Sacro Cuore ed annesso oratorio. Sertorelli metalmeccanica. Negroni che quando sfornava i suoi biscotti l'aroma raggiungeva il centro.  Rebai là ove oggi c'è il  Parco Bartesaghi. La Ferro-Metalli-Carboni, più commercale ma da citare in quanto in pieno centro. Da omettersi  qualche attività minore come, per fare un esempio, le falegnamerie.

-   Col segno meno, data la rilevanza per docenti, ausiliari ed allievi, il settore scolastico. A Sondrio infatti si concentravano tutte le Scuole Superiori, tranne una, privata ma modesta per numero di alunni, in quel di Bormio. Era tale l'afflusso da fuori città che erano centinaia i maschi ospitati nel Collegio salesiano e nel Convitto Nazionale. Idem per le  femmine alloggiate presso i collegi di Santa Croce e delle Canossiane. Si aggiungevano gli affittacamere

-  Sono cresciuti i servizi e loro addetti ma anche le vetrine, a centinaia ricomprendendo anche abitazioni civili e studi professionali et similia con le scritte 'Affittasi' oppure 'Vendesi', o entrambe insieme. E ci sono sul tappeto nodi difficilissimi da sciogliersi: Fossati Piazzo, Moncucco, San Lorenzo, ex Magistrali, Banca d'Italia (In corso la riduzione da 97 a 39 filiali, noi compresi) entro il 2018.

-   Il guaio: Il guaio è che non si intravede in questo cielo nuvoloso un sia pur limitato scampolo di azzurro. L'anno prossimo si vota per il Comune, Molteni non ricandidabile per legge dopo i due mandati consecutivi. Occorrerebbe un solido imprenditore, supportato da una squadra adeguata per competenze, che non si limiti ad amministrare ma 'governi' con ampie alleanze.
L'uomo ci sarebbe. Peccato, per la città, che non ne voglia sentir parlare.
f.

PS Segnalano di ricordare anche il settore vitivinicolo. Se ne erano andati Enologica Valtellinese, un tempo pilastro nel settore, e due aziende 'storiche', Pelizzatti e Polatti.

Angolo delle idee