SAINT VINCENT, ON. BRAMBILLA: “AI CATTOLICI CHIEDO PIU’ COERENZA E PIU’ CORAGGIO NELLA DIFESA DI AMBIENTE E ANIMALI”
“Vorrei chiedere ai cattolici ispirati dalla Chiesa del Concilio e impegnati in politica - che da laica ritrovo come compagni di strada - un po’ più di determinazione, di coerenza e di coraggio, quando si tratta di difendere l’ambiente e le creature viventi”. Lo ha detto l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, intervenendo al convegno della fondazione Dc a Saint Vincent sul tema “l’alleanza per la Terra” tra laici e cattolici. “Le occasioni – ricorda l’ex ministro nel governo Berlusconi IV - non mancano e non mancheranno nel prossimo futuro. L’Unione europea ha impostato la sua strategia di ripresa su una “svolta verde”, che per l’economia del nostro Paese sarà una grande sfida. Sulla necessità di gestire meglio i rifiuti, di favorire il riciclo, di promuovere le energie rinnovabili e così via siamo tutti d’accordo. Io vorrei un po’ più d’attenzione anche su argomenti meno frequentati, che tuttavia dovrebbero interpellare i credenti: penso, per esempio, al maltrattamento degli animali, che è diventato una vera e propria piaga, allo sfruttamento per i più futili motivi (l’ “intrattenimento” al circo, il lusso delle pellicce), alla caccia e alla gestione di comodo della fauna selvatica, patrimonio collettivo, alla diffusione (senza imposizioni di sorta) dello stile di vita vegetariano”.
Nell’ultima enciclica “Fratelli tutti”, Papa Francesco invita a “costituirci in un “noi” che abita la Casa comune”. Un invito, sostiene Brambilla, al quale bisogna dare anche un contenuto politico: “Prendiamo atto – conclude - che è ora di costruire questo “noi” e diamo sostanza, con iniziative concrete, con una politica dei fatti, alla grande alleanza tra laici e cattolici per la difesa dell’ambiente e degli animali”.
on. Michela Vittoria Brambilla presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente
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Nostra nota
Se si parla di orsi, o meglio non degli orsi in generale ma di quelli che ogni tanto arrivano a casa nostra, cioè in Valtellina, la distanza con le posizioni della citata onorevole sono abissali. Lei sembra dimenticare come la gente la pensa a fronte di una reintroduzione artificiale dei plantigrado fatta nel Trentino un po' di anni fa con animali ben diversamente abituati in un habitat del tutto diverso. E la si è fatta perchè la natura stava facendo il suo corso avendo stabilito che lì dove erano, in zona trentina fortemente antropizzata, non avrebbero dovuto starci più.
Orsi dunque a parte quello che lei sostiene nel suo intervento è condivisibile e pertanto merita di essere pubblicato e diffuso.
NdD