Celebrazioni pasquali

La mattina di Venerdì Santo 10 aprile il SS. Crocifisso miracoloso di Como è stato trasferito dalla Basilica di viale Varese, a Lui dedicata, alla Cattedrale, così da poter essere presente durante la Celebrazione della Passione del Signore presieduta dal Vescovo Oscar dalle ore 15.00.
«È stato sicuramente un momento significativo, nel quale il Crocifisso ha attraversato le vie del centro storico, ma non è stata la Processione del Venerdì Santo – precisa il Vicario foraneo della città di Como, don Gianluigi Bollini –. Se ci saranno le condizioni, la speranza è di poter vivere la tradizionale processione con il nostro Crocifisso in una data prossima alla festa dell’Esaltazione della Santa Croce, nel mese di settembre. Ringraziamo i padri Somaschi, che custodiscono il SS. Crocifisso, per aver accolto la richiesta del Vescovo Oscar di poter celebrare in Cattedrale, che è la chiesa madre della Diocesi, la Passione del Signore alla presenza del Crocifisso miracoloso».
Il trasporto di questa mattina si è svolto in forma privata, secondo le indicazioni fornite dalla Questura, nel rispetto delle disposizioni di sicurezza sanitaria per arginare la diffusione del coronavirus, alla presenza del priore della Basilica, del padre custode del Crocifisso, di due portantini che hanno spinto il piccolo carro su cui era posta la Croce, del Vicario foraneo della città, del maestro delle cerimonie liturgiche e di una restauratrice incaricata dai beni culturali. Il servizio d’ordine è stato assicurato dalle forze di polizia.
Non è la prima volta che il SS. Crocifisso viene traslato in Duomo, ma è la prima volta che questo non viene fatto processionalmente, per di più in una situazione storica come l’attuale che ha reso necessaria la sospensione della processione del Venerdì Santo.
Nell’omelia dell’azione liturgica presieduta in Cattedrale, a cui erano presenti alcuni parroci del Vicariato di Como in rappresentanza del clero cittadino, il Vescovo Oscar ha sottolineato come «la Croce sia il luogo dell’espressione dell’obbedienza al Padre, in cui il Cristo ci parla del suo amore e attira a sé tutta l’umanità. È un invito a ritornare all’essenziale». Il Vescovo ha poi citato la testimonianza dei martiri di Tibhrine (Algeria) e le parole di Papa Francesco in piazza San Pietro il 27 marzo per sottolineare la necessità di «abbandonare la superficialità perché è questo il tempo di scegliere ciò che è necessario. È un tempo di prova nel quale ci è chiesta una conversione religiosa, politica, sociale, umana». Nella Passione vediamo la concretezza dell’amore, «è la bellezza di chi si consuma per il bene dell’altro. Il Figlio è qui per noi, ci porta la consolazione per affrontare questo momento difficile. Il Crocifisso ci raggiunge, viene nelle nostre case, scioglie ancora le catene». Quelle di oggi sono le catene «dell’egoismo, dell’orgoglio, della bramosia di successo, della rabbia». Catene a cui «raramente capiamo di essere legati». Gesù è qui: «Lui comprende le nostre indecisioni e i nostri ritardi. Trasforma le nostre esitazioni in fiducia e l’angoscia in speranza». In questi giorni, ha aggiunto il Vescovo, «una nuova domanda religiosa sta crescendo. Lasciamoci amare e salvare dal Signore».

LE CELEBRAZIONI PER LA SANTA PASQUA

Sabato Santo – 11 aprile 2020
Nella Veglia pasquale saranno rinviati i battesimi. Nella chiesa cattedrale sarà benedetta l’acqua battesimale, nelle altre chiese e oratori l’acqua lustrale, che per il momento non sarà conservata nelle acquasantiere.

Domenica di Pasqua – 12 aprile 2020
Viene celebrata la Santa Messa solenne nella Domenica di Risurrezione. Il Vescovo Oscar impartirà la benedizione papale.
 

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