“Rimodellare le città” (Biennale Venezia, 7- 15 luglio 2016)

Tra i tanti guai ed assassini che ci circondano da ogni lato , vuoi che sia Dacca, che Roma o Vercelli, la nostra quotidianità è attraversata momento per momento dalla violenza più feroce  ed inumana. Non si può ascoltare che le nove, allegre e felici persone che si trovavano in un famoso ristorante di Dacca (Bangladesh) per festeggiare il loro arrivederci per le sospirate vacanze con i  loro familiari in Italia, dopo mesi di lavoro e di corse al meglio per le loro aziende, fossero trucidate con tanta ferocia da ragazzi ricchi e della migliore società locale. Come- del resto- sbigottisce l’insensibilità del barbone che ha gettato nel Tevere- ancora vivo- il giovane Americano ubriaco  che pensava di godersi a Roma quei frammenti di libertà negatogli a casa sua. Diciamo la verità: la gente comune è inferocita perchè non sa più dove voltarsi e chi ascoltare di quei tromboni politici che- Ahimè- siedono in Parlamento ed altrove, sempre nei posti di comando, dove però ciascuno pensa al suo benessere personale e non ai milioni di cittadini che abitano spesso in città diventate invivibili.
Però nella cultura che costituisce la nostra ancora di salvezza, esistono varie iniziative che addirittura affrontano il futuro, quello che si vivrà nelle nostre città. Tanto per dire, a Venezia inizia a giorni  la BIENNALE SUMMER SCHOOL 1/2016 (Avventure cognitive nell’era digitale: Il futuro della creazione e della conservazione 9- 16 luglio2016) che  vedrà i suoi partecipanti coinvolti per una settimana in seminari ed esperimenti materiali, digitali e intellettuali, come pure dal 7 luglio, a Venezia Alejandro Aravena, l’eccentrico Direttore della Biennale Architettura 2016 ha raccolto i progetti più stimolanti e socialmente interessanti provenienti da tutto il mondo, e parlerà della rilevanza sociale della progettazione e dei suoi livelli di intervento con Kunlé Adeyemi (Lagos) e Rahul Mehrotra (Mumbai), insieme a progettisti emergenti e affermati che lavorano a Delhi, Città del Messico, Città del Capo, Singapore e in varie città europee per come migliorare le città rendendole più umane ed efficienti.Oltre 40 relatori provenienti da 25 città in Asia, Africa, Europa, Sud e Nord America discuteranno  di uno dei problemi cruciali del XXI secolo: come dare forma alle città? Come vengono vissuti dalla maggior parte dei cittadini i conflitti di quest’epoca sempre più urbana: la disuguaglianza, i cambiamenti climatici, la crescita e l’espansione urbana, l’informalità, la rappresentanza democratica,  l’amministrazione della città? E cosa possiamo fare per rendere le città più tolleranti, adattabili e sostenibili? Poi I sindaci e i leader delle città di Barcellona (Spagna), Bogotà (Colombia), Kampala (Uganda), Venezia (Italia), Parigi (Francia) e Safed (Israele) parleranno di queste problematiche con le figure chiave di organizzazioni internazionali e nazionali, tra cui le Nazioni Unite, UN Habitat, Cities Alliance, il National Institute of Urban Affairs indiano e il Chicago Council on Global Affairs. Decision-maker, studiosi e opinion leader parteciperanno insieme a importanti architetti, pianificatori e progettisti presenti con il loro contributo creativo e le loro idee concrete all’esposizione di architettura più grande e rinomata del mondo, la Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Buon lavoro alle persone di buona volontà e che il buon Dio vegli sul loro operato per la comunità globale.

Maria de Falco Marotta
Angolo delle idee