Basta auto in Piazzale Bertacchi, tutto pedonalizzato
Inserito tra le opere pubbliche in programma quest’anno, è stato presentato, il progetto di riqualifica di piazzale Bertacchi. “Dopo Corso Italia, il tratto di via Vittorio Veneto e le tre principali piazze della città -Garibaldi, Campello e Cavour-, partirà con l’inizio del mese di luglio il progetto di riqualifica della piazza antistante l’entrata della Stazione Ferroviaria, che mira a regalare alla città un’ulteriore area pedonale” spiega Michele Iannotti, Assessore ai Lavori pubblici del Comune di Sondrio.
Partiranno dunque tra pochi mesi i lavori di quello che, nel più ampio progetto di riqualifica della Stazione, è il secondo lotto: “Un progetto previsto fin dall’inizio, quando abbiamo iniziato e concluso i lavori di sistemazione dei due sottopassi e dell’area dell’ex scalo ferroviario e che, dopo aver reperito le risorse, vede la luce quest’anno. Pochi giorni fa lo abbiamo presentato ai commercianti ed è stato un incontro davvero proficuo e positivo: ne sono molto felice perché tutti gli sforzi che come Amministrazione abbiamo fatto per riqualificare diverse zone della città, li abbiamo fatti in un’ottica di un positivo miglioramento sia per i cittadini che per i commercianti, per creare aree pedonali che siano belle, ma anche funzionali” continua l’Assessore nell’illustrare la riqualificazione in programma. Insieme a lui i tre architetti che hanno lavorato al progetto: Silvano Molinari, Paola Coppi e Giampaolo Rinaldi.
“L’idea, così come illustrato nel titolo dell’intero progetto ‘Dal fiume al Castello’ è nata con
l’obiettivo di creare un percorso che possa far vivere e conoscere la città dal fiume Adda al Castel Masegra. Questo importante tassello che si unisce alle diverse opere di riqualifica portate avanti, ha come protagonista l’intera area davanti all’entrata della Stazione che diventerà interamente pedonale e che sarà valorizzata da una doppia pavimentazione che riprende sia il materiale presente nel piazzale di ingresso della Stazione sia quello in piazza Garibaldi - spiegano gli architetti -. Si creerà, quindi, un’area centrale dove alberi, panchine in legno, sedute in pietra e una fontana con giochi d’acqua permetteranno di rendere questa zona piacevole, fruibile nonché di creare un bel biglietto da visita; mentre verrà differenziata la pavimentazioni che accompagnerà gli esercizi commerciali. L’ingresso per le auto, eccetto per i residenti e per il carico/scarico, sarà spostato in via Cesare Battisti: con senso unico si arriverà davanti alla Stazione attraverso il parcheggio presente nell’area dell’ex scalo ferroviario e si uscirà su via Bonfandini con innesto in via Mazzini” concludono gli architetti.
Nessuna preoccupazione per i posti auto: “Attualmente, infatti, il parcheggio dell’ex scalo ferroviario ha una saturazione inferiore al 50%. Era stato predisposto nell’ottica di eliminare quello davanti alla Stazione per cui verrà valorizzato e a lui verranno aggiunti nuovi posto che, grazie ai nuovi sensi unici, verranno recuperati nelle vie adiacenti la Stazione. Il costo dell’intera opera è di un milione di euro e la conclusione dei lavori è prevista per fine anno” conclude l’Assessore.
Per chiunque fosse interessato a conoscere nel dettaglio il progetto, si informa che sabato 9 aprile dalle 9.00 alle 12.30 gli Amministratori saranno in piazzale Bertacchi disponibili a illustrare il progetto e a rispondere a tutte le domande avvalendosi anche dell’ausilio di pannelli informativi e illustrativi, i quali da lunedì 11 aprile saranno disposti in Stazione per poter essere visionati da tutti
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Commenti
Sin qui il comunicato del Comune cui aggiungiamo tre nostre osservazioni.
La prima riguarda i commercianti la cui positiva adesione è un fatto molto importante. Togliendo le auto qualche perdita di clientela appare inevitabile, diverso essendo il parcheggiare a 10 o 20 metri dai negozi e farlo a 2 – 300. La condivisione del progetto risulta pertanto significativa anche perchè l'area pedonalizzata può portare altri clienti a compenso di quelli persi. E' forse la prima volta che succede.
La seconda riguarda il Consiglio Comunale. Non sono arrivate ai giornali prese di posizione, comunicati e simili da parte dei consiglieri di opposizione. E' lecito pensare che il consenso sul progetto vada oltre gli steccati di maggioranza. Anche questo sarebbe significativo considerato che per quanto accaduto sinora l'attuale mandato vede a Palazzo Pretorio una sorta di biunivoca reciproca intransigenza.
La terza riguarda chi di solito la sa più lunga degli altri. Nello specifico le critiche che vanno dal disagio, vero o presunto, dei viaggiatori a fosche previsioni sulla nuova viabilità. E' il caso forse di ricordare come alla presentazione del Piano di viabilità, detto 'di circolazione' basato sull'anello centrale a senso unico ci furono polemiche fortissime, sostanzialmente dei commercianti del centro del Centro storico. Quel piano avrebbe dovuto durare sino alla realizzazione della tangenziale, ci sono stati studi e tentativi ma il risultato è che è ancora lì dopo oltre 30 anni e che anche gli oppositori riconobbero dopo i pregi. E' vero che siamo tutti allenatori della Nazionale, così come avendo la patente tutti sappiamo quale sia la migliore viabilità, però un minimo di riflessione ci vorrebbe. In questa occasione in cui il reticolo viabilistico, con maglie e nodi, subisce una mutazione non indifferente non si può accedere alle chiacchere da bar. In questi casi infatti ci vuole sempre censimento di dati, rilievo dei flussi di traffico esistenti con esame delle fluttuazioni, in particolare delle punte in questo caso coincidenti con arrivi/partenze dei treni. Infine una semplice simulazione al computer, come era stato fatto 30 anni fa. Se il progetto arriva con la deviazione Sauro, Battisti, Bertacchi, Nervi, Bonfadini per sbucare poi in Via Mazzini, sostituendo l'attuale situazione sicuramente i tecnici, visti i risultati delle ricerche di cui sopra, ne hanno avuta dimostrata la compatibilità. L'unico punto che semmai andrebbe chiarito è quello dei bus urbani, sia per loro sosta che per percorso.
Fontana. Arriva il suggerimento che giriamo al Comune. Perchè non mettere al centro una fontana con un getto verticale in modo che chi arriva, uscendo dalla stazione, abbia il benvenuto con la nostra acqua nello sfondo delle montagne.
Gds