Caso Valmadre: Questione chiusa. No, aperta. E Sindaci divisi

I 14 Sindaci di Tiranese ed Alta Valle, forti dell'adesione di tanti loro colleghi all'invito di disertare l'incontro organizzato da AOVV, non disarmano di fronte alla dichiarazione della Direzione Generale che per lei la questione è chiusa e preannunciano ulteriori iniziative.

Sollecitati da qualche commento a precedenti nostri articoli in merito cerchiamo nel modo più oggettivo possibile di valutare secondo logica un punto specifico, ovvero la riunione dei Sindaci promossa dall'AOVV

La DG di AOVV ha opportunamente precisato di non avere 'convocato' ma 'invitato' i Sindaci alla riunione per il caso Valmadre.
Questo passaggio merita attenzione con riferimento al caso in oggetto ma anche in termini più generali, pensando all'attuazione della Riforma della Sanità lombarda con la specificità della nostra Provincia riconosciuta dalla legge nazionale e caldeggiata dalla Regione.

1. 'Convocazione' dei Sindaci. Lo fosse stata da un lato sarebbe stata corretta in quanto risposta ad una precisa richiesta del 14 Sindaci di Tiranese ed Alta Valle. Non lo sarebbe stata nei confronti degli altri 64 che una convocazione la ricevono dal loro Presidente d'Assemblea. Tant'è, non lo era dice la DG. Era un 'invito'.
2. 'Invito'. Questione generale. Il legislatore ha previsto, e non solo nella sanità, soluzioni istituzionalmente binarie: gestione tecnica, programmazione politica. 78 Sindaci hanno ricevuto l'invito a partecipare all'incontro per sua natura di carattere informativo. Lo ha ricevuto, per inciso, anche il Presidente dell'Assemblea dei Sindaci, quello che invece ha la competenza istituzionale di convocare, invitare, chiamare, interpellare i Sindaci. In questo caso, al di là delle volontà, di fatto scavalcato. Andiamo oltre e non fermiamoci più di tanto su questo aspetto ma vediamo cosa se ne può dedurre. Se l'AOVV, anche solo a livello di 'invito' entra nella parte politica della struttura istituzionale binomia, si legittima anche l'inverso. Ovvero che la parte 'politica', nella fattispecie la Presidenza, possa 'invitare' (a titolo di esempio) direzione sanitaria, direzione amministrativa, altri soggetti di fatto scavalcando la Direzione generale. No, assolutamente no. Niente invasioni di campo in un senso o nell'altro. Chiarezza: due ambiti diversi. Ha ragione AOVV di affermare la propria competenza sul caso in oggetto e i Sindaci ne devono tenere conto. Hanno ragione i Sindaci a fronte di evidenti manifestazioni di sommovimento sociale originate – non entriamo nel merito se, perchè come -, da decisioni secondo competenza di AOVV – a preoccuparsene e occuparsene. E come i Sindaci così anche AOVV dovrebbe tenere conto di un fenomeno che, senza entrare nel merito, si è manifestato in forma evidentemente da tutti imprevista.
3. 'Invito'. Questione specifica. Acclarata la natura di 'invito' secondo dichiarazione di AOVV, e quindi di fatto con carattere esclusivamente informativo, e come tale accoglibile o meno. L'invito è indifferenziato per cui la richiesta di incontro da parte dei 14 Sindaci ovviamente non con caratteristiche i informativa risulta ISTITUZIONALMENTE INEVASA. Quanto possa contare questo aspetto non sappiamo, né facciamo supposizioni (anche se qualche ipotesi potrebbe farsi).

Resta il fatto che AOVV ha dichiarata chiusa la vicenda che invece per i 14 Sindaci resta aperta.

4. Sindaci, 17 da una parte, 61 dall'altra.
Così come un altro problema, quello cioè di 61 Sindaci da una parte e 17, fra cui quelli dei 'Consiglio di Rappresentanza', dall'altra. Non è il massimo specie in vista della 'nuova Provincia' che l'attuale vicenda dimostra assai più debole di quella che c'era per via del consenso elettorale che aveva alle spalle tra Montespluga e Livigno. E che consentiva 'azioni di governo' che tanti rilevanti risultati positivi hanno prodotto per la Valtellina e Valchiavenna. Azioni di Governo che comunque l'Ente erede della Provincia, comunque sia una specie di Consorzio, non è e non sarà in condizione di svolgere
GdS

Angolo delle idee