Da Tirano a Sondrio un treno di 79 anni fa era più veloce di quelli di oggi

Analisi basate su un quadro orario del 1938

Siamo andati a scovare un orario ferroviario, quadro 112 del 1938 scoprendo che da Tirano si poteva arrivare a Sondrio perfino  in un tempo minore, sia pur di poco.

Sono passati 79 anni da allora.

-   Nel 1938 l'alimentazione era in alternata trifase, Dal 1980 è in continua, grande passo avanti
-   L'armamento è stato rivoluzionato con grosso rinforzo della massicciata, migliorati i deviatoi ecc.
-   La linea è gestita da un dirigente unico.
-   Migliorata la situazione PL
-   Allora i locomotori ( E440.1 – e 2 e 3) avevano due sole velocità, 33 e 50 km/h mentre oggi hanno la possibilità, ove la linea lo  consenta, di andare a 100 Km/h e più, ma meglio ancora è la capacità di accelerazione
-   Ebbene oggi i Regionali coprono il percorso discendente in 33 minuti. Allora, ma con una fermata in più, 35 e 36 MA SOPRATTUTTO I 29 MINUTI DELL'AT1

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Alcuni dati per il tratto discendente, da Tirano a Sondrio
Oggi orario è  impostato su 43 minuti per i locali (tutte le stazioni) e 33 per i Regionali.
r8 corse discendenti
Il primo treno, tutte le stazioni parte alle 5.15 e arriva a Sondrio 40 minuti dopo. Stessa percorrenza per il treno in partenza alle 8.30 Entrambi con le tre classi I - II - III.

Alle 8.55 AT1, solo II e I, arriva a Sondrio alle 9.25 29 minuti dunque (rispetto ai 30 di oggi!!!), dopo una fermata a Tresenda. A Milano arriva alle 11.33 2 ore e 38' dopo

C'è il misto delle 12.00, sola III e anche merci (54 minuti).
Altri due accelerati alle 14.18 (una 50ina di minuti ma fermate in tutte le stazioni) e alle 17.33 e infine il diretto delle 19,47 che perde tempo nelle due fermate impiegando 36 minuti.

Un accenno all'inverso. Otto le corse a salire, un diretto 30 minutil altri due con una fermata in più 42 minuti- Gli altri, che si fermavano a Villa, Bianzone, Tresenda, Chiuro, Ponte, Tresivio, una quarantina.
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Non ci si venga a dire che le caratteristiche della linea 23 per mille, ecc.ecc.
Non ci vengano a dire che il moderno materiale rotabile non è in grado di offrire prestazioni migliori rispetto a quelle delle allora famose “littorine”.
Ripetiamo per la terza volta che bisogna smettere di protestare sic er simpliciter. Saremmo sempre perdenti. Al tavolo con Trenord e RFI bisogna andare senza sfoderare muscoli che come si è visto non servono. Occorrono invece idee e padronanza dei dati.
Come? Ne abbiamo già dato esauriente illustrazione
Alberto Frizziero

Angolo delle idee