Grande festa in Via Bernina a Sondrio

Annoso problema risolto dalla nuova Amministrazione

Grande festa in Via Bernina a Sondrio
Grande festa oggi, sabato 30 (data fondamentale indicata a mò di firma dell'articolo, nel quartiere di Viale Milano e precisamente in Via Bernina, con traffico deviato per una buona mezzora. All'ora vespertina la Civica Banda Musicale ha dato il via con l'Inno di Mameli e poi, con un assolo il Mozartiano Flauto magico. Una scelta adattata alla circostanza in quanto magica infatti è stata l'iniziativa della nuova Amministrazione comunale di realizzare come sua prima opera il dissestatissimo marciapiede di Via Bernina. Una cosa non da niente visto che si trattava di ben 40 metri di lunghezza circa per un importo che ha superato, sia pur di poco, ben quattromila €uro, e che l'attesa, inascoltata, durava ormai da più di un decennio. Dicevano in Comune che non c'erano soldi. 

Vale quindi la pena di ricostruire la disgraziatissima vicenda di questo marciapiede. C'era, 40 anni fa, solo il cordolo e poi subito la scarpata. Nasce con una delibera della Giunta Comunale in data 26 settembre 1977 che con un modesto stanziamento decide di eliminare il pericolo perchè chi doveva passare doveva scendere in strada con – ci dicono – non piacevoli sventolate d'aria quando passava a poca distanza un veicolo pesante proveniente dalla Valmalenco.

La storia ci dice che per anni hanno sostato nel week end con il loro peso camions e TIR, non rendendo certamente felice il nostro marciapiede per le deformazioni che gli hanno provocato. Gli altri 5 giorni della settimana erano però fortunatamente altra cosa senza il loro peso sul groppone (fra il pubblico c'era chi li ricordava questi TIR fastidiosi poi passati nel piazzale dello stadio). Era presente anche una festosa delegazione di studenti della vicina Torelli (da queste parti inoltre interessata anche una scuola materna). Se pioveva infatti la perfetta coincidenza della parte più deteriorata, la principale pozzanghera, con la porta di uscita dai bus aveva come risultato che i ragazzi passando per Via Venusti arrivavano a scuola con i piedi bagnati. Stessa sorte per i malenchi che qui dovevano scendere dal bus della STPS o i sondriesi utenti del servizio urbano, per lo più persone anziane. Il colmo era però quando ne arrivava uno, in genere di stranieri e in genere in età, perchè, plaf plaf, ciac ciac, avevano anche valige e sacchi da portare in albergo.

Riprendiamo la cronaca dell'inaugurazione.
Completavano lo schieramento diverse carrozzine di bambini e carrozzelle autonome, quelle per disabili. Squillo di tromba e parola al Sindaco in fascia tricolore che, applauditissimo, ha dimostrato che, se si vuole, le cose si possono fare ( l'esempio del  privilegiato intervento sul Lungo Mallero, angolo Via Trento è calzante ). L'applauso alla fine dell'intervento del primo cittadino è stato accompagnato da un lancio di palloncini dopo di che due squadre di ragazzi/e della Torelli hanno corso l'intero percorso a staffetta, nei due sensi.

A questo punto il taglio del nastro tricolore affidato a una signora di Chiesa, scesa appositamente con un paio di amiche, che in tutti questi anni, arrivando a Sondrio col bus, ha vissuto sulla sua pelle, meglio sui suoi piedi, i guai marciapiedistici.

Conclusione scenografica. L'affollato corteo, preceduto da bimbe in costume e dal Sindaco, ha percorso l'intero tragitto, circa 40 metri, in almeno 45 secondi. A seguire un petardo e l'applauso finale.
Sondrio 30 febbraio 2019
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Il giornale da anni insiste su questo argomento. In Comune si pensa chi si tratti di una sorta di “pallino”. In realtà non ce ne frega più di tanto ma in diverse occasioni siamo stati tirati per la giacca ( “varda!” - “fate qualcosa” - “el resterà iscì” - “Se ne fregano” - “vogliono che capiti l'incidente” e così via ) e noi abbiamo fatto quello che abbiamo fatto, e cioè ne abbiamo scritto, come si fa per problemi importanti e anche quelli meno. Ora è tempo di un sorriso, DATATO.  Tutto qui. (NdD)

Angolo delle idee