Giro d'Italia 2015. Mortirolo ma anche il Forte Sertoli?

Il Forte Sertoli Canali diventa protagonista della più importante tappa del Giro d'Italia 2015, in quanto i fatti dimostrano che è il migliore.
Il Giro si svolge il prossimo anno avvolto da una particolare bandiera tricolore, quella del centenario dell'entrata in guerra, nel primo conflitto 'mondiale', il 24 maggio 1915.
Qualche idea gli organizzatori non solo ce l'hanno ma pare che l'abbiano anche concretizzata, altre sono da verificare. Una cosa è certa e cioè che vi saranno diversi appuntamenti con la storia sia nella scelta delle località di tappa che dei percorsi.
E qui entriamo anche noi con un abbinamento che risponde appieno alla logica che presiede il tracciato del prossimo Giro.
Se dal lato agonistico possiamo schierare un astro di prima grandezza come il Mortirolo,  per quanto riguarda la rievocazione storica abbiamo una testimonianza da portare, ma una testimonianza che rispetto a tutte le altre ha un pregio di grandissimo valore. Quale? Il Forte Sertoli-Canali, sopra Stazzona, in posizione dominante e tale da sconsigliare gli austriaci se avessero voluto penetrare in Italia dalla Val Poschiavo per via della potenza dei suoi cinque cannoni entro le torrette d'acciaio. Non c'è solo il pregio d'essere nella supertappa del Mortirolo. C'è che in una guerra che per la pochezza dei generali costò al Paese un tributo pesantissimo (600mila morti!) il nostro Forte ha un grandissimo merito, quello di non aver contribuito per niente a quella tristissima tragica contabilità. Di colpi non ne sono partiti, per fortuna.

Come si arriva lassù? Vogliono arrivarci da sotto, partendo da Stazzona sulla vecchia Statale ora provinciale che va a raccordarsi con la SS39 dell'Aprica. Dopo un breve transito sulla Statale si imbocca la strada, tipicamente di montagna che attraversa il Rivalone e sale sul pendio opposto sino a San Rocco. Si tratta della Chiesa poco sopra quota 1000, quasi sulla verticale di Stazzona che vede da lontano chi percorre la SS38 in direzione di Tirano. Un piccolo borgo che aveva un centinaio di abitanti, il suo parroco, il suo piccolo cimitero, sul percorso seguito da allevatori e da mercanti per raggiungere Trivigno e quindi il Mortirolo. Quali siano le scelte non si può dire anche perchè bisogna attendere i sopralluoghi definitivi. Al Mortirolo, è bene ricordarlo, ci si può arrivare per vie diverse. Valtellina dunque ancora protagonista. Bene così.
GdS
 

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