DA ANCI E CSI MILANO APPELLO AI COMUNI PER SOSTENERE I "PiCCOLI DELLO SPORT"

C’è un’Italia che fa sport, ma c’è uno sport (un tessuto di Associazioni sportive)che fa l’Italia.

Milano, 3 luglio 2020 - Il Paese si trova alle prese con tante emergenze, dovute alla pandemia COVID-19. Ripartire non è semplice e le sfide da affrontare sono tante. In questo scenario bisogna essere attenti a non trascurare le piccole Società sportive, attive nei quartieri e nelle periferie delle grandi città come nei piccoli Comuni o negli oratori lombardi. Si tratta di vere e proprie agenzie educative, dove i bambini e i ragazzi non solo giocano ma vengono educati alla vita e alla socialità, anche rincorrendo un pallone o cercando di migliorare se stessi, affinando abilità e capacità che magari a scuola faticano ad emergere. Queste Associazioni sono propulsori di benessere e di sana convivenza, capaci di far cambiare in meglio un territorio, di rivitalizzare una comunità e anche scoprire talenti.

Se è vero che c’è un'Italia che fa sport, è altrettanto vero che c’è uno sport (questo tessuto di piccole Associazioni sportive) che contribuisce a fare l’Italia.

Le piccole Società sportive si basano sul volontariato e costituiscono un bene prezioso per tutti. In Italia sono circa 100 mila; di queste, più di un terzo è attivo in Lombardia.

Si tratta di presidi educativi, diffusi capillarmente nei territori, sorti e funzionanti grazie all’iniziativa di persone sensibili e attente alle esigenze della comunità e, soprattutto, delle giovani generazioni. Non esiste Comune, quartiere, territorio dove non ci sia una piccola Società sportiva, che anima anche le realtà di minori dimensioni, che lavora con il sostegno di genitori e volontari, magari all’ombra del campanile, con passione e tenacia.

Oggi queste Società sportive sono in crisi: non sanno ancora quando ripartiranno, ma sanno già che dovranno affrontare mille difficoltà. La sosta dovuta all’emergenza sanitaria, che dura ormai da più di quattro mesi, ha messo in ginocchio queste realtà.

Per questo ANCI Lombardia e il Centro Sportivo Italiano di Milano vogliono rivolgersi al sistema sportivo italiano ed a tutte le istituzioni, affinchè siano vicini a queste realtà, le sostengano, se ne prendano cura, perché sono fondamentali per il bene dei ragazzi e dell’intera comunità civica.

Concretamente, nel rispetto dell’autonomia di ciascun ente locale, proponiamo ai Comuni di:

verificare da subito la disponibilità delle palestre e delle strutture sportive esistenti affinchè, a partire dal mese di settembre 2020, siano agibili e utilizzabili, evitando che la ripresa della pratica sportiva sia bloccata da problemi burocratici o da questioni tecniche prevedibili e risolvibili già da oggi;
valutare la possibilità, nel rispetto delle norme vigenti, di rinnovare le concessioni per la gestione di impianti sportivi comunali, per permettere ai concessionari di avere il margine temporale utile a ridurre i danni subiti nei mesi di sospensione delle attività;
verificare la possibilità di individuare forme di sostegno, anche economico, alle Società sportive del proprio territorio, privilegiando quelle a vocazione educativa e sociale, sottoscrivendo con esse un patto educativo, coinvolgendo le famiglie;
far pervenire alle Associazioni sportive del proprio territorio una lettera del Sindaco, per far sentire la vicinanza delle istituzioni;
organizzare iniziative, anche in collaborazione con i genitori, le scuole, gli oratori, per “dare il segno” della volontà di ripartire insieme, anche attraverso momenti di festa e di incontro;
immaginare forme innovative di promozione e supporto alle piccole Associazioni sportive, con particolare attenzione ai settori giovanili.

In Lombardia moltissimi Amministratori locali hanno dimostrato una forte sensibilità nei confronti delle Società sportive a vocazione educativa. Nel territorio sono documentabili esempi virtuosi, che hanno “fatto scuola” in Italia e che vanno valorizzate e potenziate.

ANCI Lombardia e Csi Milano hanno già segnalato a Regione Lombardia la necessità e l’urgenza di un’iniziativa “forte” e l’Assessorato regionale allo sport si è subito attivato, con competenza e spirito di collaborazione e a breve pubblicherà due bandi a favore delle piccole Società sportive.

Anche il CONI Lombardia ha emesso un bando, al quale potranno partecipare le piccole Società sportive di tutte le federazioni, gli enti di promozione e discipline associate.

Tutto questo costituisce un primo passo, importante e prezioso.

Ma non basta. È importante che tutti i territori siano consapevoli del valore aggiunto offerto da queste realtà e che facciano di tutto per non disperdere il patrimonio di valori, impegno ed energie costruito nel tempo.

In questo momento delicato, in cui è forte la tentazione di “lasciar perdere”, bisogna invece che tutti si sentano corresponsabili e che ciascuno dia il meglio di sè, per sostenere con ogni sforzo, ordinario e straordinario, un mondo ancora vitale e con notevoli potenzialità, che però potrebbe scomparire in poco tempo, vanificando il lavoro di tanti anni.

Si dice sempre che lo sport è importante, perché favorisce la socializzazione, l’educazione al rispetto delle persone e delle regole, la tutela della salute e la prevenzione delle malattie.

Tutti diciamo che vanno salvaguardati gli aspetti più “nobili” dello sport, privilegiando l’impegno per le attività sportive di base, soprattutto quelle a favore delle giovani generazioni.

Questo è il momento di dimostrarlo.

ANCI Lombardia e il Centro Sportivo Italiano sono a disposizione di chiunque intenda offrire un contributo in questo senso e aggiorneranno tempestivamente i Comuni in merito alle iniziative che saranno intraprese congiuntamente nelle prossime settimane.

Presidente Csi Milano
Massimo Achini

Presidente ANCI Lombardia
Mauro Guerra

Angolo delle idee