Le proprietà, anche antitumorali, della mela

E' un coadiuvante per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e tumorali.

Nella nostra provincia è  terminata da poco la raccolta delle mele, che è stata di  buona qualità e  quantità.
Da tempo sono note le proprietà salutari di questo frutto come coadiuvante per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e tumorali.
Recentemente sulla prestigiosa  rivista scientifica Scientific Reports sono stati pubblicati i risultati di uno studio realizzato dall’Istituto di scienze  per l’alimentazione (ISA) del Centro nazionale delle ricerche (CNR).
Da tempo erano già noti i potenziali effetti del consumo di mela per la prevenzione del cancro del colon retto.
Lo studio dell’ISA-Cnr  ha ha analizzato il ruolo dei polifenoli, potenti sostanze antiossidanti contenute nella mela , per la cura delle cellule tumorali.
In particolare lo studio ha analizzato quali molecole di polifenoli vanno ad interagire con le proteine delle cellule.
I ricercatori hanno preso in considerazione i principali tipi di mela che si producono in Italia , Red Delicious, Golden Delicious e Annurca , per ricercare e quantificare i principali composti antiossidanti: E’ stato scoperto che i potente antiossidanti della mela  agiscono in modo particolare inibendo  la replicazione ed espressione del DNA nelle cellule cancerose del colon, impedendo la duplicazione e la crescita della massa tumorale. Hanno inoltre evidenziato che le proteine su cui i polifenoli possono agire sono le stesse su cui interferiscono  dei  farmaci per la cura dei tumori  recentemente sviluppati. La scoperta, che dovrà essere confermata da ulteriori studi, è che gli antiossidanti contenuti nella mele possono agire sugli stessi bersagli di alcuni farmaci antitumorali.
I ricercatori per realizzare questa ricerca e avanzare questa ipotesi si sono avvalsi di tecnologie all’avanguardia di chimica analitica, di bioinformatica e  simulazioni molecolari.
Gli oncologi stimano che 4 tumori su 10 possano essere causati da una cattiva alimentazione . L’importanza di questo studio è un contributo alla comprensione dell’importanza di un sana alimentazione ricca di polifenoli per cercare di ridurre questo 40 per cento.

 

Gianfranco Cucchi - cardiologo
Angolo delle idee