ATHOS VALSECCHI 1919 - 2019

XXI Premio Federbim - Valsecchi - Chiavenna 31 ottobre

XXI Premio Federbim Valsecchi
S a l a A s s e m b l e a r e C o m u n i t à M o n t a n a d e l l a V a l c h i a v e n n a

ore 10.00 Ritrovo presso il cimitero di Chiavenna per rendere omaggio alla tomba del Sen. Athos Valsecchi ore 10.30 Centenario nascita Athos Valsecchi Saluti delle Autorità Interventi Dott. Alberto Frizziero On. Mauro Del Barba On. Giancarlo Giorgetti ore 12.00 Premio Federbim-Valsecchi Dott. Carlo Personeni Presidente Federbim Prof. Egildo Spada Presidente Commissione Premio Presentazione delle opere premiate a cura di un Rappresentante Fondazone Città del libro "Premio Bancarella" Premiazione

Athos Valsecchi
Nato a Gravedona il 26 novembre 1919 si trasferì successivamente a Chiavenna con la famiglia, ottenendo a Milano la laurea in Lettere. Dopo la seconda guerra mondiale, iniziò un'intensa attività politica nella Democrazia Cristiana fino a che, nel 1948, venne eletto deputato, confermato poi alla Camera per due legislature prima di entrare al Senato per altre tre. Oltre alla carica di Sindaco di Chiavenna, dal 1951 al 1955 e dal 1963 al 1970, ricoprì anche quella di Vicepresidente della Commissione Bilancio, Sottosegretario al Bilancio, alle Finanze e alla Presidenza del Consiglio, Ministro dell'Agricoltura e Foreste, delle Poste e Telecomunicazioni, della Sanità e delle Finanze. Fu Presidente del Consorzio BIM dell'Adda fin dalla sua costituzione e Presidente della Federbim dal 1968 al 1985. L'On. Athos Valsecchi muore la sera del 20 luglio 1985, all'età di 66 anni e viene sepolto a Chiavenna. La sua scomparsa è motivo di cordoglio in tutti gli ambienti politici italiani ma soprattutto all'interno della Federbim. Il «Corriere della Valtellina» gli dedica un inserto speciale, ricordando la figura e l'opera di una persona che «ha contribuito per un trentennio alla crescita economica e civile della Valtellina e della Valchiavenna». Nel suo ricordo gli apprezzamenti si moltiplicano, assieme alle testimonianze di stima per un'attività intensa, responsabile, faticosa, fino all'ultimo giorno, come uomo di Governo e come protagonista della vita politica, economica e sociale italiana degli anni Sessanta e Settanta. Una folla immensa, con numerose autorità, gli porta l'estremo saluto, accompagnandolo commossa nell'ultimo viaggio. La sua figura rimane particolarmente viva all'interno della lunga vicenda del sovracanone e della Federazione, senza dimenticare l'impegno costante profuso quale presidente del consorzio BIM dell'Adda. Viene ricordato come attento osservatore dei problemi connessi allo sviluppo della montagna, un uomo dotato di determinazione e senso pratico applicato alla politica, nemico delle mezze misure, amante delle scelte chiare, tenace, di una tenacia tipica del montanaro, abituati a conquistare il pane con il sudore della fronte