Le inchieste del Rapporto Lombardia in edicola con il Sole 24 Ore venerdì 28
Industria, intervista esclusiva ad Alessandro Spada, presidente di Assolombarda: “Ora le priorità sono l’occupazione, i giovani, le nuove competenze e l’inclusione femminile nel mercato del lavoro. Milano ha gli anticorpi per ripartire.”. === Sviluppo e coesione, 12 progetti di rilancio === Borsa, così il cervellone Ue è finito alle porte di Bergamo === Il sovrintendente Meyer illustra il piano di riapertura della Scala
Il prossimo numero del Rapporto Lombardia del Sole 24 Ore in edicola nella regione lombarda venerdì 28 maggio dedica l’apertura all’intervista esclusiva al presidente di Assolombarda, Alessandro Spada: «È tempo di riforme e investimenti, Milano ha gli anticorpi per ripartire». Una ripresa manifatturiera che si consolida, a cui però dovrà aggiungersi l’area dei servizi. E le grandi opportunità dei fondi europei, da concretizzare però attraverso riforme profonde e progetti credibili. Più luci che ombre nel quadro tracciato da Alessandro Spada, confermato presidente di Assolombarda per il quadriennio 2021-2025. Periodo di lavoro che il numero uno della maggiore territoriale di Confindustria utilizzerà – spiega al Rapporto del Sole 24 Ore - per sviluppare alcune linee guida considerate strategiche. Puntando sul lavoro, sui giovani e sullo sviluppo di nuove competenze, sull’inclusione femminile nel mercato del lavoro, sul rilancio delle riforme e degli investimenti per migliorare le capacità competitive del Paese. «La manifattura lombarda si è mostrata forte e strutturata, ha avuto la capacità di reagire: ogni giorno arrivano dati migliori rispetto a quelli precedenti, anche se per parlare di vera ripresa manca ancora all’appello l’area dei servizi». Determinante per Milano, che infatti mostra valori di recupero inferiori alla media, anche se per Spada si tratta solo di una fase transitoria. «L’immobiliare continua a tenere, per la metropoli c’è sempre un grande interesse e il turismo ritornerà». Riforme strutturali (fisco, giustizia, Pa) e investimenti sono per Spada la via maestra per mettere a frutto l’assist in arrivo da Bruxelles, con il Governo Draghi a rappresentare una garanzia in più per la messa a terra dei progetti. «E in termini generali – spiega al Rapporto Lombardia del Sole 24 Ore - la pandemia ha prodotto un’Europa più unita, solidale, attenta agli investimenti e non solo ai vincoli di spesa». Investimenti che su base nazionale vanno effettuati anche nell’area della formazione e delle competenze, principale sfida per poter cavalcare e non farsi travolgere dalla rivoluzione tecnologica. Guardando al perimetro interno Spada punta ad una Assolombarda ancora più inclusiva: «Quattro deleghe della mia squadra sono andate a donne e non era mai successo» così come vicina alle imprese: «Porteremo l’associazione nelle aziende - chiarisce - perché i servizi nascono dalla comprensione dei bisogni».
Sviluppo e coesione, 12 progetti di rilancio. Con il progetto «Sviluppo sostenibile e coesione sociale», Regione Lombardia ha anticipato 170 milioni di fondi europei (Fesr+Fse) della programmazione 2021-2027 da destinare a 12 Comuni vincitori della Manifestazione di interesse. Sul Rapporto Lombardia del Sole 24 Ore di venerdì 28 maggio le strategie premiate che hanno come comune denominatore l’integrazione tra interventi urbanistici ed edilizi e azioni immateriali, e che puntano a rafforzare la coesione e l’inclusione sociale. Giovani e anziani, famiglie, persone in cerca di occupazione, le categorie interessate dai progetti, spiega il Rapporto. Scuola e formazione, sanità e assistenza, ambiente e turismo gli asset su cui scommettono le strategie presentate dai Comuni.
Il sovrintendente Meyer illustra il piano di riapertura della Scala. Lunedì prossimo verrà presentata la nuova stagione del Teatro alla Scala di Milano. Sarà la stagione della ripartenza, cauta e progressiva, come spiega il sovrintendente Dominique Meyer, che anticipa alcune novità e la filosofia di fondo del suo programma: ridurre il numero di titoli e repliche rispetto agli ultimi anni prima del Covid, per contenere le spese di produzione e consentire dunque di ridurre i prezzi. Intanto la Fondazione ha chiuso in pareggio il bilancio del 2020 e conferma questo trend anche per l’anno in corso e il 2022.
Borsa, così il cervellone Ue è finito alle porte di Bergamo. Da Londra alle porte di Bergamo. A Ponte San Pietro, per la precisione. Euronext, la borsa paneuropea di cui fanno parte le più importanti piazze finanziarie del continente, compresa Milano dopo la recente acquisizione trasferisce il cervellone dei dati finanziari e lo affida al data center di Aruba. Il Rapporto Lombardia del Sole 24 Ore spiega che il Global Cloud Data Center della società ha sicuramente le carte in regola per le esigenze di Euronext, sia per la modularità e resilienza della infrastruttura che, fattore non secondario, perché si tratta di un data center realmente green e progettato per ridurre al minimo gli impatti ambientali.
Aumentano in regione le società B-Corpe. Aumentano in Lombardia le società che includono nel proprio business obiettivi sociali e ambientali. Le BCorp lombarde sono circa una cinquantina, su un totale di 123 a livello nazionale. Il Rapporto Lombardia in edicola venerdì 28 maggio spiega che sono realtà molto diverse tra loro. Reti spa, azienda di information technology, è stata la prima quotata italiana a diventare BCorp. C’è poi Danone o il Panino Giusto, la bergamasca Lampa che disegna e produce accessori per le principali maison dell’alta moda. Ambienta Sgr gestisce asset ambientali per 1,5 miliardi di euro, mentre la comasca D-orbit si occupa di riportare a terra centinaia di migliaia di detriti provenienti da satelliti del passato che orbitano intorno alla Terra.
Tessile-moda. Il Gruppo Ratti investe in circolarità con il progetto «Second Life» per il riciclo e la rigenerazione di materie prime e capi finiti. Sul Rapporto del Sole 24 Ore dedicato al territorio lombardo tutti i dettagli.
Infine l’agricoltura, con il caso dell’azienda agricola Menozzi, nella Cascina Marianna a Landriano, nel Pavese, che è una delle tre aziende agrarie dell’Università degli Studi di Milano, insieme all’azienda Dotti di Arcagna, nel Lodigiano, e alla Cascina Baciocca di Cornaredo cui è destinata un’ampia fetta del finanziamento da quasi 1,7 milioni di euro, accordato da Regione Lombardia alla Statale di Milano per la riqualificazione e il potenziamento di infrastrutture per la ricerca e il trasferimento tecnologico.