Il Presidente della Fiat Elkann alla Popolare di Sondrio

John Elkann ha dialogato con gli studenti rispondendo alle domande di Gianna Fregonara Letta (x)

Conferenza Elkann L’avvocato Giovanni Agnelli venne nella nostra città ospite della Banca Popolare di Sondrio il 24 maggio 1979 per un incontro memorabile. Ora, a 35 anni di distanza ad arrivare è il nipote, ingegner John Elkann, Presidente dalla FIAT SpA e Vice presidente della Fondazione Giovanni Agnelli. Presente venerdì 14 febbraio nella sala Besta della Banca. John Elkann si è prefisso di ascoltare e parlare con gli studenti sul tema “Cosa, dove e perché studiare”. Uno degli scopi della Fondazione Giovanni Agnelli è quella di “approfondire e diffondere la conoscenza delle condizioni da cui dipende il progresso dell’Italia in campo economico, scientifico, sociale e culturale”. Elkann interviene nel dibattito con gli studenti sondriesi proprio in qualità di vicepresidente della Fondazione. Inoltre ha risposto alle domande stimolate da Gianna Fregonara Letta (x), giornalista, responsabile del canale scuola del “Corriere della Sera”.

John Philip Jacob Elkann è un giovane imprenditore italiano, attualmente non solo presidente della Fiat S.p.A., ma della Exor S.p.A. e della Giovanni Agnelli e C. s.a.p.a. Ha una formazione di studio e di lavoro di primordine. Nasce a New York il 1º aprile 1976 ed è il primogenito di Margherita Agnelli e del suo primo marito Alain Elkann, giornalista e scrittore italo-francese. John Elkann ha conseguito la maturità scientifica al Liceo pubblico Victor Duruy di Parigi e la laurea in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Torino nel 2000. Elkann parla correttamente quattro lingue. Inoltre ha sviluppato conoscenze di lavoro in parecchie società: montaggio dei fari in una fabbrica della Magneti Marelli di Birmingham, Inghilterra (1996), linea di montaggio della Panda a Tychy, Polonia (1997), concessionaria di auto a Lille, Francia (1998). Inoltre ha preparato la sua tesi (sulle aste on line) lavorando presso la CIG (corporate initiatives group) di General Electric (1999).Tutto questo valore e ricchezza di conoscenze Elkann l’ha offerto ai numerosi ed attenti ascoltatori con uno stile ed una qualità personale (che è anche un retaggio di famiglia). Lo stile degli Agnelli! Ma anche con una dose di concretezza e di sano realismo che ha lasciati ammirati i presenti. Le domande che i giovani hanno fatto toccano un vastissimo numero di argomenti ed John Elkann ha risposto cordiale, socievole, accattivante. Padrone dell’argomento. Elkann dimostra di conoscere i giovani, i loro problemi, la loro attuale condizione. Ma propone ottimismo: saper cogliere i momenti importanti, il ruolo a cui sono chiamati in una società così complessa, difficile, ma anche in grado di saper cogliere le enormi possibilità Elkann è un uomo del suo tempo. Capace, agguerrito, forte sotto un manto di disponibile riflessione. Le domande sono state molte ed hanno toccato gli studi, il proseguimento dopo la laurea, il mondo del lavoro, il rapporto con le religioni (delicatissimo in questo e ad alto livello), la famiglia, le scelte, le decisioni, le difficoltà, i rapporti con il mondo. Le iniziative della Fondazione Giovanni Agnelli che fra le altri lodevoli decisioni ha lanciato un prestito d’onore per i giovani intraprendenti. Un fatto straordinario.

L’incontro è stato preceduto da un’introduzione ed un saluto del Presidente della Banca Piero Melazzini.

CARLO MOLA

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Alla recensione di Carlo Mola, quasi in tempo reale – il tempo cioè di scriverla non appena concluso l'evento -, la redazione, ricordato che Gianni Agnelli era venuto a Sondrio con il Ministro della PI Spadolini, la sorella e Guido Carli e avremo occasione di parlarne - , ritiene ad uso dei lettori, tracciare alcune note biografiche della conduttrice dell'evento di stamane. Come da programma è venuta a Sondrio mentre il marito, Enrico Letta, stava per inoltrarsi nei meandri del Quirinale a restituire il mandato. Lo diciamo e lo sottolineiamo perchè per una moglie, così come tale coppia, definita da chi la conosce esemplarmente sobria, sicuramente il non poter essere al fianco del consorte in un momento ingenerosamente amarissimo, e per giunta proprio il 14 febbraio, sicuramente non è stato facile. E queste righe, questa aggiunta sono, al di là di ogni valutazione politica, eloquente manifestazione di solidarietà umana. Chi è:

Gianna Fregonara, 45 anni, giornalista Responsabile del canale scuola del Corriere della Sera. Consorte del Presidente del Consiglio (ancorchè tra qualche ora dimissionario); hanno tre figli: Giacomo, Lorenzo e Francesco. Liceo Classico a Novara, Università a Milano, Statale – Giurisprudenza, e inizio professionale nella stampa locale, poi, da allora ad oggi, al Corriere. All'inizio 'al fronte' con un flebile contratto da precaria e poi – i casi della vita! - scoperta e valorizzata da Sallusti che era responsabile della cronaca di Milano. Superato l'allora difficile esame di giornalista professionista a soli 24 anni, per molti anni cronista parlamentare per Corsera, poi responsabile della redazione Cronaca di Roma sino al giugno scorso quando ha assunto la responsabilità del canale scuola del giornale di, ancora per poco, Via Solferino 28, storica sede bruciata sull'altare delle difficoltà di un giornale mai sceso così in basso. Un destino comune della stampa quotidiana scesa da sei a 3 milioni e mezzo di copie giornaliere creando così altri morti illustri come le famose storiche Cartiere Burgo in conseguente discesa da quello costituiva il 60% del fatturato, ossia la carta da rotativa. Tutti concordi nell'attribuire a lei e famiglia, marito ovviamente compreso, come caratteristica fondamentale la sobrietà. Come sobria, essenziale, perfino dolce è stata la sua conduzione dell'evento sondriese.