Treni. Protesta della CISL

E l treni locali che girano vuoti?

 

Nel pubblicare la protesta della CISL ricordiamo quanto più volte sottolineato, Ricordiamone un aspetto. Nell'annuncio dei ritardi sul sito di Trenord compare spesso come ragione del ritardo l'incrocio con altro treno. Ci sono treni locali che, salvo dimostrazione contraria, viaggiano abbastanza vuoti. Non sarebbe il caso di affrontare anche questo aspetto magari andando a vedere se i treni che girano vuoti e che non fanno l'interesse dei viaggiatori dipendano da una ragione economica (km percorsi) - Red
------------

Ci risiamo! Anche oggi, come nei giorni passati…….. oramai è la quotidianità!

Il “degrado ferroviario” ha superato la normale tollerabilità: ritardi e soppressioni, sia sulla linea Tirano – Milano che sulla Colico – Chiavenna e, tra i vari disguidi, oggi, spicca la cancellazione, causa guasto, di un treno importante per i nostri pendolari quale quello con partenza alle 7,12 da Tirano e arrivo a Milano alle 9,45.

E' evidente che la situazione stia oramai sfuggendo di mano a Trenord, se non addirittura già sfuggita. C'è una palese difficoltà a porre in essere un efficiente sistema della manutenzione del materiale rotabile e, peraltro, “piove sul bagnato” se consideriamo, in aggiunta, le inefficienze della gestione manutentiva della ferrovia, soprattutto con riferimento ai passaggi a livello.

Siamo veramente costernati dall'evidenza attuale e lo siamo ancora di più se consideriamo che, qualche settimana addietro, Trenord, a una richiesta della CISL di Sondrio sulla carenza del sistema della manutenzione, ha fornito una risposta per così dire  “negazionista”, e cioè che ci stavamo inventando cose inesistenti perché tutto funziona in modo quanto meno accettabile.

Ma possibile che a fronte di un'evidenza quale quella attuale, che si pone come “disastrosa”, soprattutto per un territorio come il nostro che, data la sua marginalità, è penalizzato più di altri dall'assenza di un normale servizio pubblico di mobilità, non si ravvisi la responsabilità di qualcuno?

Riteniamo che sia normale, a fronte di una situazione a dir poco carente quale quella attuale, che chi controlla (Regione Lombardia) chieda conto a chi gestisce (Dirigenti di Trenord) e, conseguentemente, si adoperi per accertare le responsabilità.

Ci chiediamo, peraltro, se non sia doveroso, a fronte di una carenza così evidente, che chi gestisce ammetta onestamente che, non solo non è nelle condizioni di conseguire gli obiettivi che si  è proposto, ma nemmeno nelle condizioni di dare un servizio minimamente accettabile e, conseguentemente, provveda a passare ad altri la mano, magari adducendo ragioni che potrebbero non dipendere da incapacità gestionale quali, ad esempio, la mancanza di risorse adeguate.

In pratica, abbiamo bisogno di una svolta forte che, in primo luogo, dia modo di accertare quali siano i veri problemi e quali le responsabilità.

Crediamo che in questa situazione, la Regione Lombardia, e cioè i nuovi eletti al governo regionale, debbano adoperarsi per fare emergere le responsabilità e per permettere questa svolta che potrà essere benefica soprattutto per il nostro territorio che, come detto, è il più penalizzato dalla situazione attuale.

Auspichiamo, pertanto, che anche la politica locale, che, peraltro, ha visto l'elezione di un nuovo esponente della compagine governativa regionale (Massimo Sertori), sappia farsi carico della questione in modo determinato pretendendo che la Regione Lombardia svolga appieno il suo compito di controllo sulla gestione di Trenord e, se le cose non vanno come dovrebbero, assuma le determinazioni conseguenti.     
Michele Fedele  CISL Sondrio