Tredici baite bruciate ad Arale C'ERA UNA VOLTA la solidarietà valtellinese



Sul numero scorso avevamo pubblicato la nota sulle baite bruciate 13 
in Arale, Comune di Tartano inviata al Presidente BIM, al
Sindaco di Tartano e al Presidente della Comunità Montana di
Morbegno.

Ricordiamo alcuni passi:

"L’incendio delle 13 baite in Arale ha un significato che va ben
oltre lo stesso danno economico in sé.

Lo si può vedere come un doppio simbolo:

1) da un lato il venir meno di un presidio del e nel territorio,
quel presidio che riempie le relazioni, che si ripete
sistematicamente nei convegni, che è conclamato da tutti ma che
poi sul piano concreto trova una molteplicità di bastoni fra le
ruote del carro;

2) sotto un profilo generale Tartano è stato il simbolo della
dura vita di montagna. Migliaia di volte è stato citato il passo
del compianto Ministro Vanoni, poco prima della sua improvvisa
scomparsa al Senato quando ricordava al Parlamento i suoi
montanari di Tartano dei quali lo Stato si ricorda solo per la
cartolina-precetto e per la cartella delle tasse".

Avevamo parlato della possibilità di un intervento. E
continuavamo così:

"Un simbolo. Un simbolo della capacità dei valtellinesi.

L’intervento. Fra BIM, Comunità Montana, eventuali contributi,
anche modesti, degli altri 24 Comuni del mandamento, andrebbe
reperita la somma necessaria per consentire l’edificazione al
rustico, lasciando poi ai proprietari l’onere del solo
completamento.

Per evitare possibili obiezioni s’intende che un intervento di
questo genere, espressione-simbolo della solidarietà riveste per
sua natura carattere di eccezionalità e quindi non deve
costituire precedente".

a.f.




Gds - 18 IV 03 -
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a.f.