Dalla Procura di Sondrio la dr.ssa Antonelli a Procura nel Molise

Notizia di significativo rilievo, non solo locale. Emblematica per il Paese

La notizia nell'ambito provinciale è quella riguardante il Palazzo di Giustizia di Sondrio, primo piano, sede della Procura, e non è notizia da poco visto che riguarda l'attuale Procuratore della Repubblica facente funzioni, dr.ssa Elvira Antonelli. Lo scorso 24 febbraio il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura ha infatti deliberato di accogliere la sua richiesta manifestata nel 2017 con la partecipazione al concorso, giusto l'art. 106 della Costituzione, per la Procura di Larino (Campobasso). Un ritorno alle origini, in un certo senso, in quanto a poco più di una ventina di km da Termoli, sua città natale. Sua e del consorte pure lui da tantissimo in Valtellina, qualificato medico del reparto di Otorinolaringoiatria dell'Ospedale di Sondrio. Lei classe 1963 con, dopo il Liceo, la scelta della Facoltà era di fatto scontata, il diritto essendo di famiglia con il padre avvocato e Vicepretore a Termoli. Giurisprudenza quindi, poi concorsi ma preferita la Magistratura. Prima uditore a Campobasso, poi la nomina a sostituto procuratore a Gela. Quattro anni e quasi in volo Sondrio. Resta. Non cerca di trasferirsi tanto che ai due figli, uno con laurea in Germania, l'altro all'Università, aggiunge una sorella, valtellinese a tutti gli effetti. Sua con il consorte, come detto, pure lui 'da Termoli'. Quanto all'attività svolta le valutazioni positive in atti ufficiali per il CSM sono assolutamente esaustive.

Caso nazionale
C'è però dell'altro, e che altro! La notizia non è affatto, come detto in apertura, di solo ambito provinciale, ma assume ben diverso significato e addirittura carattere emblematico.
Con disagio le persone per bene e di buon senso, ma anche tanti magistrati, hanno accolto e accolgono l'esplosione di comportamenti di questi tempi tra il criticabile e il deplorevole tanto più  gravi quanto più riferiti, in qualche parte, all'organo di autogoverno della Magistratura. Vale la pena di ricordare al lettore come il legislatore, all'alba della Repubblica, abbia voluto un CSM con una compresenza di togati, 16, e di rappresentanti del Parlamento, 8, più due alti magistrati, nonché una serie di norme per accentuare la separazione dei poteri (Charles-Louis de Secondat, barone di La Brède e di Montesquieu ). Come in politica così anche in Magistratura ci hanno documentato fasti ma soprattutto nefasti delle correnti ottenuti cristallizzando un sistema.
Ci sono però per fortuna segni di inversioni di rotta, di reazione da parte di chi probabilmente finora ha subito e che, probabilmente, appartiene alla maggior parte dei 9400 magistrati del nostro Paese cha spirano ad avere aria pura.
C'è però dunque un concreto, chiaro e positivo segno di inversione di tendenza. Viene dal CSM, da una sua delibera nel plenum dello scorso 24 febbraio, quella che riguarda la scelta del Procuratore della Repubblica di Larino (Campobasso) nella persona della dr.ssa Elvira Antonelli. Ripercorriamone lo sviluppo a giustificazione della nostra affermazione di cui dianzi.
La questione inizia nel 2017. La Procura di Larino va a Concorso. Viene assegnata ad una dr.ssa sostituto procuratore a Bari. Ricorsi. Quello della dr.ssa Antonelli ritenuto inammissibile. L'altro, di chi ha avuto maggiori voti, non accolto. La nomina è del settembre 2018. Passa il tempo. Scoppia nel Paese il caso Palamara.  La Procura di Perugia nel maggio del 2020 gira al CSM chat di “autopromozione”- contenute nel cellulare di Palamara, che rivelano lo stretto intreccio di richieste per la nomina poi andate in porto ma richieste, inevase, anche dell'altro ricorrente. Il caso viene riaperto.
A fine dicembre la Quinta Commissione del CSM fa la sua proposta al Plenum di febbraio con una relazione del tutto positiva, diremmo meritocratica, sulla dr.ssa Antonelli.
IL CSM decide addirittura di procedere con uno strumento poco utilizzato, l’annullamento d’ufficio. Lo ha fatto ritenendo che se il plenum del 2018 avesse avuto conoscenza dei fatti emersi due anni dopo non avrebbe proceduto alla nomina della 'barese', vista la gravità della condotta. Dalle chat è emerso che non fu solo lei a ricorrere con Palamara a un'”insistente autopromozione”, come ha detto il relatore Giuseppe Marra. All’allora punto di riferimento di Unicost chiese aiuto e sostegno anche anche il suo diretto concorrente, che in Commissione ottenne più voti della 'barese'
Verbale
PRATICA RINVIATA DALLA SEDUTA PLENARIA POMERIDIANA DEL 17.02.2021 .....1 1R.- Fasc. n. 60/CO/2017. Conferimento dell'ufficio direttivo di Procuratore della Repubblica del Tribunale di LARINO - 13.9.2017 - dott. Vaccaro – pubblicato con bollettino n. 21713 del 07/12/2017 -
Relatore: cons. MARRA
1 Proposta, a seguito di riesame, in favore della dott.ssa Elvira ANTONELLI (votanti i consiglieri Marra, Cascini, Donati, Miccichè - voto contrario del cons. Ciambellini). .............
2 Proposta integralmente sostitutiva in favore della dott.ssa Elvira ANTONELLI depositata dal relatore Cons. Marra durante la seduta plenaria pomeridiana del 17.02.2021 .46 Concerto in favore della dott.ssa Elvira Antonelli. ...96

Il relatore dr. Marra definisce la cosa “caduta deontologica dato che il codice etico dei magistrati vieta di chiedere aiuto ai consiglieri e di interferire nelle nomine. Se le chat fossero state conosciute all’epoca avrebbero certamente portato a valutazione diversa, tale da impedire la nomina”.
Questione chiusa. Positivamente.
Il tempo necessario per le incombenze di fine mandato, quindi qualche settimana e poi l'ingresso a Larino con a Sondrio forse il Procuratore della Repubblica f.f.
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Un caso interessante ma, soprattutto, una scelta nella direzione giusta.
GdS

Giustizia