Galileo Galilei. Piace. E gli algoritmi?

Intelligenza artificiale, primi passi odierni fino a una incredibile guerra

(a.f.) Galileo, Giornale di scienza e problemi globali è la prima testata giornalistica italiana online dedicata ai temi della ricerca scientifica e tecnologica e ai problemi politico-sociali globali, come la tutela dell’ambiente, i diritti umani e la pace. Il giornale è stato fondato a Roma nel gennaio del 1996 da un gruppo di scienziati e di giornalisti scientifici. La redazione è a cura del team di Galileo servizi editoriali srl. Direttore responsabile: Elisa Manacorda
Consigliamo la iscrizione, gratuita, secondo le materie di proprio interesse. Per fare un esempio  in data 13 aprile è stato pubblicato un articolo dal titolo “E-commerce: l’intelligenza artificiale fa cartello per alzare i prezzi. L'autore, Alessandro Di Bitonto”, anche sulla base di riscontri, riporta il comportamento di algoritmi come quelli usati nel mercato. Interessante vedere che dato il tema, la concorrenza, l'intelligenza artificiale non abbassa i prezzi per battere l'avversario e se anche lo fa dura poco perchè in realtà entrambi hanno scoperto che conviene loro di più mettersi d'accordo tenendo i prezzi più elevati.
Vista la proliferazione di algoritmi e lo sviluppo delle intelligenze artificiali da cui dipendiamo già oggi, e figurarsi domani, si è sì cominciato a valutare conseguenze e rischi ma  abbiamo l'impressione che sia indispensabile approfondire molto. E senza algoritmi.

Intelligenza artificiale e la guerra
Un racconto di fantascienza tratto da un volume pubblicato da Mondadori si addice a quanto sopra.
La situazione è tragica. L'umanità superstite da generazioni è costretta nel sottosuolo mentre la superficie è un unico brodo radioattivo con un guerra 'algoritmica' permanente. Il comando delle operazioni, di ogni tipo, è di un potentissimo calcolatore che, ahimè, trova un avversario altrettanto micidiale. In questa situazione, sempre più difficile c'è un giovane, novello Ulisse, che vuol vedere cosa c'è al di là delle colonne d'Ercole. Opposizione durissima: “è matto”, “va lui e porta gli altri al suicidio” e via di questo passo. Il nostro personaggio, con i suoi amici, sa il rischio che corre ma lo incoraggia la constatazione che là sotto è sempre meno la possibilità di sopravvivere e sempre più il rischio di estinzione dell'umanità.
Comincia la salita. Durissima perchè per sopravvivere l'uomo ha dovuto scendere e scendere e scendere di sotto. S'intravvede una luce fioca, sempre meno fioca, sempre maggiore il rischio. Ultima verifica: “Andiamo?”. Uno torna indietro gli altri...
Sono ormai vicini al momento cruciale, manc a pochissimo e...
E si sente chiaro e forte il chicchirichì di un gallo. Sconcerto  totale ma “usciamo!” Escono e...
E davanti a loro un panorama stupendo. Prati, foreste, addirittura edifici nuovi con i giardini.
Esterrefatti, sconcerto  totale che aumenta ancora quando una voce dà il benvenuto. Ma poi spiega...
Era scoppiata la guerra atomica. Il comando delle operazioni, militari e non, era stato preso dai robot che per un pò avevano duellato con gli avversari ma poi si erano accorti che così perdevano tutti. Ecco che avevano fatto ricoverare i superstiti al sicuro e tutti i materiali che venivano chiesti per la guerra in superficie non venivano usati per la guerra ma per rinnocare il pianeta e prepararlo per il giorno in cui l'umanità sarebbe risorta. Con gradualità, dice la voce.
Questione da intelligenza artificiale.  Fantascienza? Proprio fantascienza?
 

a.f.
Angolo delle idee