Agricoltura e zootecnia 'eroica', l'assessore regionale Fava a Mantello

prodotti agroalimentari ed artigianali da attivita' valtellinesi realizzate a quote oltre i 700 metri

(Lnews - Mantello/So, 23 mag) "Un progetto innovativo che punta
a valorizzare le produzioni piu' complicate, di quell'agricoltura
e  zootecnia 'eroica', in un contesto dove mediamente c'e' grande
capacita' di promuovere il prodotto". Lo ha spiegato l'assessore
all'Agricoltura di Regione Lombardia, Gianni Fava, intervenendo
oggi alla presentazione di "Terra Alta di Valtellina", progetto
di valorizzazione dei prodotti agroalimentari ed artigianali
provenienti da attivita' valtellinesi realizzate a piu' di 700
metri. Sono intervenuti Plinio Vanini, fondatore de 'La
Florida', Mario Rabbiosi, Latteria sociale di Mellarolo,
Valgerola (Sondrio), Cristian Borromini, presidente Comunita'
Montana Valtellina di Morbegno, e Alberto Marsetti, presidente
Coldiretti Sondrio.

IL PROGETTO - L'iniziativa punta a consentire la prosecuzione
delle coltivazioni dei maggenghi, a offrire al consumatore la
possibilita' di fare scelte di consumo etiche e consapevoli verso
i prodotti delle 'alte terre' e a riconoscere una miglior
remunerazione a produttori e conferenti in funzione dei
risultati. Protagonista del progetto 'Terra Alta' l'azienda
agrituristica 'La Fiorida' di Mantello (Sondrio). Da qui parte
il progetto di condivisione di un modello di 'filiera corta',
con la prima declinazione operativa raggiunta con la Latteria
Sociale di Mellarolo, in Valgerola (Sondrio).

AZIENDA DI SUCCESSO - "Questa e' un'azienda di successo - ha
proseguito Fava - che e' riuscita a portare all'esterno i propri
risultati, trasformandoli in messaggi e segnali forti e
universali. Si apre a produttori diversi, facendo una scelta
etica, coinvolgendo i produttori dell'alta valle, quelli che
tutto l'anno mantengono e custodiscono la montagna. Mette a
disposizione la propria capacita' di penetrazione nei mercati a
produttori che non avrebbero avuto gli stessi spazi e
possibilita'". Quello che serve alla nostra agricoltura, ha
sottolineato ancora una volta Fava, e' l'organizzazione.

GRANDE E PICCOLO INSIEME - "In generale l'agricoltura lombarda
non ha bisogno di distinguersi per i livelli dimensionali - ha
aggiunto - quanto piuttosto per la capacita' di organizzazione,
che si fa mettendo insieme grande e piccolo. Anche per questo si
tratta di una scelta lungimirante: il progetto da' lustro alla
distintivita' dei prodotti. Quello che manca in questo momento,
in un mercato che li richiede, sono i prodotti distintivi, che
faticano ad arrivare con semplicita' ai mercati. Quella di oggi e'
una proposta efficace per far capire a chi non puo' conoscere
certi produttori di trovare prodotti una volta definiti di
nicchia in un contesto piu' grande, dove si vendono tante cose
buone che vengono da chi vive la montagna nel vero senso della
parola". (Lnews)
 

Angolo delle idee